Giochi di ruolo, di Gabriella Genisi: c'è Lolita Lobosco ma si apre un'altra serie?

Si intitola Giochi di ruolo, l’ultimo libro pubblicato da Gabriella Genisi, la talentuosa autrice barese che ha dato vita – tra gli altri – alla ormai arcinota serie di Lolita Lobosco, trasposta in una seguitissima fiction andata in onda su Rai1.

Sebbene Lolita ne sia coprotagonista indiscussa, però, “Giochi di ruolo” (Marsilio) dà vita ad un nuovo filone narrativo (in verità speriamo in una nuova serie) che vede come protagonista principale Giancarlo Caruso, futuro primo dirigente del commissariato di Manfredonia, nel Gargano. I lettori di Lolita lo conoscono già bene, Caruso, presente negli ultimi quattro volumi della serie, tuttavia l’autrice ne sintetizza il ritratto così: “Giancarlo Caruso, cinquantacinque anni, siciliano. Da trent’anni in polizia tra alti e bassi, un breve periodo a Padova e poi a Bari per un anno sabbatico, nel tentativo di rincorrere una donna”, Lolita, appunto, per fuggire dalla relazione con la quale, Caruso ha accettato questo nuovo incarico in una delle “province più problematiche d’Italia”. E nonostante gli avvertimenti della commissaria barese – diventata nel frattempo la sua migliore amica – non lo sa ancora, il bel tenebroso Caruso, in che guai rischia di cacciarsi, a chi rischia di pestare i piedi se non prende in fretta misure e contromisure confacenti al luogo ed al contesto in cui si trova. Mentre il territorio gli si presenta sotto vari fronti problematici, il commissario siculo si troverà a risolvere uno strano delitto: un uomo è stato ucciso con un’iniezione letale, ma nessuna pista apparentemente, conduce all’assassino. Che il movente – e quindi il colpevole – vada cercato nel passato della vittima?

Anche stavolta Gabriella Genisi ci regala un giallo – che poi sarebbe più appropriato definirlo Noir mediterraneo – articolato e sfaccettato pur nella sua linearità. Anzitutto siamo di fronte ad una narrazione multiforme, poiché all’interno dello stesso libro – anzi, in poche pagine – convivono e si intrecciano più scene delittuose e conseguentemente più piani e tecniche narrative: in primis un misterioso boato che rimanda a dolorose pagine di cronaca note a tutti e purtroppo ancora attuali, poi un’ammazzatina da crime da manuale, infine il delitto principale che strizza l’occhio al giallo classico… il tutto immerso in un territorio – quello del Gargano – che, come accade sempre nel noir mediterraneo, diventa presenza fondamentale, attore comprimario, chiave imprescindibile per comprendere dinamiche e motivazioni di quanto raccontato. Dopo aver esplorato Bari e dintorni con la serie di Lolita ed essersi spinta fino al Salento con Chicca Lopez, Gabriella Genisi ci porta a conoscere il Gargano, Manfredonia, Siponto, Mattinata… ce lo descrive magistralmente nella sua essenza, in un equilibrio perfetto di luci ed ombre, di bellezza, magia e criticità. I personaggi, poi, sono ben caratterizzati, tridimensionali, vividi, colti nella loro dimensione umana, prima ancora che prettamente professionale. Perciò arriviamo a conoscerne qualità, difetti, piccole abitudini che non fanno altro che renderceli familiari, prossimi, presenti ed attivi davanti agli occhi. Peculiare è anche la scelta del movente dell’omicidio, che oltre a richiamare alcuni casi irrisolti del passato, rimanda ad un ambiente poco noto alle masse, ma vivo e tutto da conoscere.

Inutile dire che la speranza è di ritrovare ancora Caruso e che “Giochi di ruolo” sia solo il primo libro di una serie a lui dedicata… Le premesse ci sono tutte e sono ottime.

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Giochi di ruolo

Genisi, Gabriella (Autore)

Articolo protocollato da Rossella Lazzari

Lettrice compulsiva e pressoché onnivora, una laurea in un cassetto, il sogno di lavorare nell'editoria e magari, un giorno, di pubblicare. Amo la musica, le serate tra amici, mangiare e bere bene, cantare, le lingue straniere, i film impegnati e cervellotici, il confronto, la condivisione e tutto ciò che è comunicazione.

Rossella Lazzari ha scritto 165 articoli: visita la sua pagina.