In uscita per Longanesi, vi recensiamo in anteprima Stockholm confidential, romanzo di esordio di Hanna Lindberg.
Solveig Berg è una giornalista in crisi. Fino a tre mesi fa scriveva per uno dei più importanti siti d’informazione svedesi mentre oggi, dopo la “catastrofe”, una discutibile scelta che le è costata la reputazione oltre che il lavoro, è costretta ad alternare un impiego in un fastfood ai tentativi di attrarre pubblico sul suo blog a suon di gattini e articoli stupidi. Proprio mentre sta imbastendo un reportage sulla moda, viene trovata morta la modella Jennifer Leone, che Solveig ha conosciuto qualche ora prima del suo presunto suicidio. L’ultimo ad averla vista viva è Lennie Lee, direttore di una rivista maschile col quale la vittima aveva una relazione segreta che poteva compromettere il rapporto del fotografo con la moglie. Solveig inizia così ad indagare, col duplice scopo di scoprire la verità e risollevare le proprie sorti lavorative con uno scoop eccezionale. Si troverà coinvolta nell’intricato mondo delle celebrità svedesi grazie anche alla frequentazione più o meno disinteressata di alcuni dei protagonisti della Stoccolma bene. Tra di essi c’è lo psicologo Dan Irén, che nonostante i trascorsi non proprio idilliaci con la giornalista sembra voler mantenere un rapporto con lei, per quanto ambiguo possa essere.
Pur sconvolgente, la morte di Jennifer non è l’unica preoccupazione di Lennie, alle prese con quello che può rivelarsi il colpo della sua vita: la realizzazione di una festa per un grosso imprenditore ex criminale che dice di essere uscito dai giri loschi e vuole mostrare al mondo la sua nuova faccia pulita con una celebrazione in pompa magna. Il tutto mentre il magazine che Lee dirige sta per chiudere, ennesimo esempio della crisi in cui si muovono i personaggi di Lindberg: anche in Svezia il giornalismo, che sia di qualità o meno, d’inchiesta o dedicato al lifestyle, fatica a sopravvivere di fronte all’avanzata di internet. Lennie si dimostrerà cinicamente disposto a tutto pur di salvarsi, ma se, come sembra, non c’entra con gli omicidi dell modella e del suo collaboratore alla rivista, che nel frattempo viene trovato cadavere, allora chi è il colpevole?
L’esordio di Hanna Lindberg è un giallo contemporaneo, dalla prosa chiara, che ci porta in una Stoccolma glamour dove tutti flirtano con l’illegalità, ma dove i vip e i ricchi partecipanti alla mondanità della capitale svedese non cadono mai nel sordido; una sorta di terra di mezzo patinata.
Il filone di giornalisti autori di thriller è piuttosto prolifico: meno introspettiva di Zepeda Patterson, senza l’ambizione tassonomica del romanzo-mondo di Daniele Autieri ed impossibile, per il solo fatto di essere svedese, da non accostare a Stieg Larsson, Lindberg ha trovato il ritmo giusto per questo suo primo romanzo, costruendo la sua protagonista in maniera originale, così come altrettanto riusciti sono i comprimari. Tra tutti, l’ambiguo Lennie, che nonostante il suo palese egoismo e un grosso, inquietante, segreto, sa ottenere la benevolenza del lettore, se non altro per la goffaggine con cui cerca di conquistare ciò che vuole. Fino a che…
Stockholm confidential ha un plot ben congegnato che porta dritti alla festa finale, il culmine tragicomico e memorabile, che nel suo svolgersi rutilante e pieno d’azione segnerà la conclusione della storia con colpi di scena ed una nuova possibilità per Solveig Berg.
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