Jean Christophe Grangé è un autore che colpisce quasi sempre nel segno e l’uscita del suo nuovo romanzo, Amnesia (titolo originale “Le Passager”), di certo merita almeno una segnalazione. Edito da Garzanti, il romanzo sarà presentato dall’autore stesso durante questa settimana con tre appuntamenti a Milano, Napoli e Roma, con tre moderatori d’eccezione. In particolare, le date da appuntare sono queste (io forse sarò a quella romana):
– Martedì 6 marzo: MILANO, ore 18:30 – Feltrinelli Piazza Piemonte, presenta Luca Crovi
– Mercoledì 7 marzo: NAPOLI, ore 18:00 – Feltrinelli Piazza dei Martiri, presenta Maurizio De Giovanni
– Venerdì 9 marzo: ROMA, ore 18:00 – Feltrinelli Colonna, presenta Donato Carrisi
Accolto generalmente bene dai lettori francesi, Amnesia è la storia del dottor Mathias Freire, un uomo ossessionato dai ricordi. Troppi e diversi, destabilizzanti: sembrano appartenere ad altre persone e sempre più spesso Mathias perde ogni sicurezza, perfino su quale sia il suo vero nome.
Mathias è uno psichiatra alle prese con un caso difficile che gli richiede di ipnotizzare un uomo in stato confusionale, unico testimone di un brutale omicidio. L’ipnosi e un alibi di ferro dimostrano che l’uomo non ha niente a che fare col delitto e Mathias deve indagare ancora. Qualcuno però cerca di ucciderlo, e mentre viaggia verso Marsiglia per sfuggire all’assassino, scopre di essere ricercato dalla polizia. Viene riconosciuto come un clochard e accusato del delitto alla stazione.
D’un tratto Mathias non ricorda più nulla, ha perso di nuovo la memoria e quando la ritroverà sarà un altro. Un barbone a Marsiglia, un pittore folle a Nizza, un falsario a Parigi. Mathias deve fuggire e allo stesso tempo scoprire chi è veramente. E’ allo stesso tempo la preda, ma potrebbe anche essere l’assassino… L’unico modo di venire a capo di tutto è trovare coraggio di affrontare il pericolo più grande: se stesso.
Jean-Christophe Grangé va con questo romanzo a inserirsi nel sotto genere dello psycho thriller che mi sembra i lettori italiani stiano apprezzando sempre di più, complici anche gli ottimi esiti raggiunti da Fitzek, al cui Schegge Amnesia potrebbe essere forse in parte accostato. A naso, conoscendo la buona penna dell’autore francese e la sua forza immaginifica, credo le buona impressione che ho avuto leggendo la sinossi sarà confermata anche dal libro. Se qualcuno lo acquisterà, sarò lieto di avere un parere.
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