S’intitola Argento vivo il nuovo romanzo di Marco Malvaldi appena uscito per Sellerio. Lo scrittore pisano si allontana nuovamente dalla serie del BarLume, arrivata a quattro volumi lo scorso anno con La carta più alta, e offre ai suoi lettori una storia imperniata su una varietà di personaggi e di brandelli di vita che animano la trama gialla ruotante attorna alla sottrazione del computer di un noto scrittore. Sul laptop era salvata l’unica versione del suo nuovo romanzo ancora da consegnare alla casa editrice. Dal momento della sparizione, inizia una serie di eventi per cui quanto ciascuno dei protagonisti fa incide in modo inconsapevole sulle azioni degli altri. Il grande scrittore e la moglie; il giovane ingegnere a tempo determinato che lotta con la vita insieme alla affannata compagna; la bella agente di polizia, che conduce l’indagine in competizione con il laido superiore; la banda dei balordi; il tecnico appena disoccupato che c’è capitato per caso; il vecchio editore e la giovane editor. Un assieme incongruo di vite e di storie che però si ritrovano a interagire come fossero parte di un unico flusso di Argento vivo, che scorre, s’insinua, penetra. Nella tradizione di Malvaldi, un intreccio sempre più fitto fino a un finale un po’ imprecisato, tale proprio per l’intrico di fatti e situazioni accumulatesi.
A proposito di questo libro, lo stesso autore qualche mese fa disse:
E’ una storia incasinata, nata da un’idea di mia moglie che poi ho cercato io di tradurre in quest’opera. Mi ritengo ancora abbastanza giovane per mettermi a scrivere cose serie.
Non avrebbe potuto definirlo meglio, questo Argento vivo.
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