Esce in Italia l’ultimo spy–thriller di Andy McNab (pseudonimo di un veterano SAS, saggista e poi autore di narrativa) dedicato al protagonista della sua celebre saga (iniziata con Controllo a distanza), Nick Stone.
L’autore, negli ultimi volumi, ha voluto gettare un cono di luce su tematiche sociologiche di bruciante attualità, quali ad esempio le tratte (prostituzione e schiavismo), la corruzione degli esecutivi, il mercato delle armi, la violazione dei diritto umani (torture); in punto di metodo cronistorico, il personaggio di Stone visiona, sopporta le pene personali e altrui. Non è in grado di offrire soluzioni a problemi globali, nondimeno è sempre pronto a mettere quantomeno in gioco la sua persona, gesto non di poco conto.
Con Azione letale (il volume risale al 2017, l’edizione italiana è di questa estate 2021) ci si immerge in brevi capitoli dal ritmo sostenuto, in cui l’autore utilizza la sua consueta dose di umorismo per effettuare osservazioni sulla realtà e sulla società circostanti: stile infrequente e piacevole nei romanzi di spionaggio.
Subito si viene calati in un microcosmo urbano di cui si coglie nondimeno il respiro internazionale e cosmopolita (come nel suo Battlefield, Longanesi, testo proveniente dall’universo dell’omonimo videogioco di fama mondiale). Anche oltre: a p. 280 si legge uno spassoso resoconto geopolitico che è anche idea forte del rapporto tra le contemporaneità occidentale (Stati Uniti, Germania) e russa (Unione Sovietica, Bielorussia, la Polonia liberata dal giogo).
L’anno di ambientazione è il 2016.
Da un punto di vista personale, Stone è, per così dire, in buona; dopo momenti difficili che hanno quasi compromesso la sua integrità fisiopsichica (in specie nei volumi Ora zero e Detonator, sempre editi da Longanesi, come del resto tutti i suoi testi), normalmente nulla di questo mondo può fermarne l’operato.
In questo caso – la saga è composta da singole detective novels, o missioni, questa è la diciannovesima) – Nick deve recuperare una hacker inglese dal suo nascondiglio. L’informatica è protetta da un gruppo molto pericoloso di mercenari prezzolati (denominati “Lupi”), che vuole utilizzarne le relative capacità. Nick viene incaricato della missione da un dirigente dei servizi segreti, prototipo del figuro aziendale contemporaneo – soprannominato il Gufo – di recuperarla viva e incolume. Al personaggio del Gufo è dedicata anche una bizzarra e divertita chiosa finale, un dialogo a tre che si invita a leggere.
Molto spazio della prima parte del volume viene dato alla preparazione della missione, alla strategia, all’analisi degli imprevisti, all’armamentario. È occasione narrativa per esplorare le psicologie dei singoli membri della squadra, uomini pronti a tutto, ognuno con le sue caratteristiche e soprattutto con la battuta pronta. Il loro tratto comune: la devozione al leader, Nick Stone.
L’ambientazione iniziale è Londra.
I compagni d’arme osservano divertiti la differenza tra loro e i comuni mortali: “Il rischio è perdere i soldi dell’azienda, trovarsi senza lavoro, o non riuscire ad arrivare in tempo da Waitrose. Per noi, è che il nostro corpo sia fatto a pezzi (…). Intendo quel che resta del vostro corpo…” (p. 107).
La seconda parte del libro è invece dedicata alla cd. estrazione del bersaglio, al superamento di un sistema di sicurezza pericoloso e impossibile, con rocambolesca fuga e relativi inseguimenti automobilistici. Da Londra agli angoli remoti del Regno Unito, in Cornovaglia. Durante queste vicende, a bordo della vettura di trasporto, emerge la personalità dell’hacker, Yulia Zyk, giovanissima (è nata nel 1997), che dapprima a monosillabi e poi con osservazioni intimiste riesce a rivelare a Nick e ai lettori la sua sensibilità e la sua visione drastica del mondo. Non si svela altro.
Non è la prima volta che Stone instaura uno stretto rapporto di fiducia con personaggi peculiari, bisognosi di protezione, preziosi (ad esempio nel già citato Detonator). Questo è uno dei punti di forza della materia narrativa di McNab, autore che peraltro è di recente (finalmente) entrato nel mondo filmico, con la pellicola SAS: L’ascesa del cigno nero (2021, produzione di – e disponibile su – Netflix), con un ricco cast che include Andy Serkis, Ruby Rose e il grande interprete Tom Wilkinson.
McNab è costantemente premiato dal pubblico di lettori di tutto il mondo, ma in realtà bisogna riconoscere che anche la stampa – giustamente – ne ammette la qualità, l’impatto visivo e la costruzione di veri e propri manuali di sopravvivenza e spionaggio (The Sun, The Daily Telegraph, Daily Express, ecc.).
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