Bentrovati al Thriller Café! Oggi vi offriamo un brindisi per celebrare il ritorno nelle librerie italiane di un colosso del thriller internazionale: Joe Robert Lansdale, con il suo Caldo in inverno, edito da Mondadori.
Dopo aver combattuto durante la guerra in Afghanistan, Tom Chan conduce un’esistenza tranquilla: ha messo su una bella famiglia e ha rilevato un negozio di cornici a LaBorde, uno sperduto paese del Texas orientale.
La pace, però, è destinata a finire in modo inatteso, come possiamo capire fin dalla prima pagina:
“Le questioni di vita o di morte talvolta iniziano come cose semplici. Mi trovavo nel giardino sul retro insieme a mia moglie, ed ero alla griglia del barbecue con una spatola in mano e addosso un grembiule sbiadito con sopra la scritta BACIATE IL CUOCO. Ero riuscito a togliere dalla griglia qualche hamburger, facendone bruciare solo uno, che era diventato nero come un pezzo di carbone. Mi piace cucinare alla griglia ogni tanto, anche se non sono molto bravo, e stavo giusto pensando a quello quando udii uno stridio di pneumatici dietro l’angolo. Sporgendomi dallo spigolo della casa, diedi una sbirciata alla strada oltre la staccionata giusto in tempo per scorgere l’automobile superare la curva con le gomme che stridevano e la frizione che grattava, e fu allora che vidi l’auto investire la donna che stava attraversando la strada insieme al suo cane. Con un rumore che mi diede un’ondata di nausea.”
Chan e la moglie assistono allibiti all’incidente: anziché fermarsi per prestare soccorso, la macchina accelera e scompare. Tom, però, ha fatto in tempo a vedere in faccia il pirata della strada. Quando si reca al commissariato per deporre, ha un’ulteriore brutta sorpresa: l’uomo che ha identificato è il figlio di un boss della malavita locale. Sono uomini spietati e capaci di fare il bello e il cattivo tempo in città e la stessa polizia non sembra riuscire a fare molto per arginarli. Al testimone viene addirittura suggerito di ritrattare la propria deposizione, a dire di essersi sbagliato, per non mettere a repentaglio se stesso e la sua famiglia.
Tom Chan non accetta di tacere. Dovrà affrontare le pericolose conseguenze della sua scelta, ma nel farlo non sarà solo…
Ogni volta che leggo un libro di Lansdale, ho come l’impressione di incontrare un vecchio amico dopo tanto tempo. Sai già che farai tardi, e che le ore trascorreranno liete tra birra e risate. Caldo in inverno non fa eccezione: si tratta di una lettura estremamente scorrevole e divertente, difficile da interrompere.
Lo stile di Lansdale, poi, è inconfondibile, e investe il lettore malgrado il filtro della traduzione. Il ritmo dell’azione è vorticoso, ma di tanto in tanto si rallenta la lettura per assaporare delle vere e proprie perle di realismo e humor. Ad esempio, frasi come “i minuti passavano come vecchi e stanchi carcerati in catene”, fotografano le scene in modo vivido e accurato e rimangono impresse nella memoria.
Come sempre, all’interno del testo troverete personaggi difficili da dimenticare: in questo caso, la scena è tutta di Booger, un ex commilitone di Chan: “quello che si potrebbe definire un sociopatico o, per usare un’espressione del Texas orientale, un brutto figlio di puttana”.
Caldo in inverno, titolo originale Hot in December, risale al 2013, ma solo in questo inizio 2020 è stato reso disponibile ai lettori italiani grazie alla traduzione di Seba Pezzini.
Alcune curiosità per i cultori dello scrittore texano: il titolo è speculare a quello di un altro celebre thriller di Lansdale, Freddo a luglio. Le due storie sono leggibili in modo indipendente, ma sono anche in qualche modo affini, in quanto entrambe hanno al centro l’irrompere della violenza nella normalità di una vita tranquilla. Oltre a questo, nel corso della lettura troviamo anche riferimenti ad altre opere di Lansdale e al suo universo narrativo: al protagonista viene suggerito di contattare Hap e Leonard, che però “attualmente non sono in Texas, per altri impegni”.
Insomma, Joe Lansdale, autore texano particolarmente amato in Italia, ha fatto centro ancora una volta. Caldo in inverno è una “piccola storia di terrore, crimine e caos” che vi regalerà qualche ora di intrattenimento con la I maiuscola. Buona lettura!
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