Il libro che vi presentiamo oggi è Cold Killing, thriller di Luke Delaney edito in Italia da Mondadori. Delaney è lo pseudonimo di un ufficiale della polizia inglese, che dopo diversi anni di servizio come detective in una stazione londinese ha iniziato una carriera come scrittore, portando nelle sue pagine tantissimi spunti reali dei decenni trascorsi a combattere il crimine in una delle zone più violente della capitale del Regno Unito.
Cold Killing è la storia di Sean Corrigan, detective che conduce un’esistenza apparentemente perfetta. Sposato, soddisfatto professionalmente, padre felice, Corrigan porta dentro una ferita importante, una lacerazione emotiva legata al suo passato, e che gli permette di analizzare senza paura i meandri più oscuri della psiche umana.
Si sforza molto per trovare un equilibrio tra questo aspetto e la necessità di mantenere un’etica professionale: sembra riuscirci senza problemi fino a quando non si imbatte nel caso di un ragazzo trovato morto nel suo appartamento, finito con netti colpi di arma da taglio.
Corrigan è consapevole, nonostante il parere contrario della scientifica, che si tratta dell’ennesimo omicidio con la stessa firma. Si impegna perciò a convincere i vertici ad affidargli l’indagine, forse la più pericolosa della sua carriera.
Inizia così una corsa contro il tempo, in una doppia veste cacciatore-preda che vede una straordinaria fragilità nei ruoli, con Corrigan che mette in pericolo la sua serenità e soprattutto quell’equilibrio così difficilmente costruito e ora minacciato dal misterioso serial killer.
Cold Killing è un esordio di buona qualità, un romanzo che è forte soprattutto dell’esperienza di un autore che sa perfettamente cosa significhi vivere ogni giorno faccia a faccia con crimini di grande efferatezza e cercare con grande fatica di mantenere saldo il proprio equilibrio psicologico.
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