Francesco Recami cambia marcia e come di consueto trova pieno appoggio e supporto dalla sua scuderia, Sellerio, che pubblica Commedia nera n. 1, volume che dovrebbe dare il via a una serie ancora più caustica e cattiva rispetto alla ben conosciuta casa di ringhiera.
Sono tanti gli aspetti della scrittura di Recami che amiamo incondizionatamente qui a Thriller Café e probabilmente, lo confessiamo senza problemi, siamo anche un po’ sbilanciati nell’adorazione nei confronti di questo autore.
Un grande controllo della lingua e del ricco vocabolario impiegato, un gusto per la commedia agrodolce come filtro da impiegare su qualsiasi genere letterario affrontato e la capacità (nonché la voglia) di cambiare nel corso degli anni, anche e soprattutto quando poteva convenirgli rimanere fedele a determinati titoli, mode e formule.
E il tutto, saltando la prima fase caratterizzata da romanzi per ragazzi, nel giro di una decina d’anni, con una produzione che comincia a essere ragguardevole non solo per qualità ma anche per quantità. Chi vi scrive può “vantarsi” di aver seguito l’autore fiorentino a partire dallo splendido L’errore di Platini, del 2006, e dovessi indicare un singolo dato evolutivo punterei su una ferocia sempre più raffinata e una mira sempre più precisa.
Nel corso del tempo Francesco Recami è diventato più “cattivo” nell’osservare la società italiana, e nel suo agrodolce il limone prevale ormai sullo zucchero, ma in un modo che non è mai esageratamente cinico e rimane sempre in qualche modo vicino ai difetti ed errori di tutti noi, con una comprensione e compassione che migliora e affila ancora di più le possibilità di uno sguardo inesorabile.
Commedia nera n. 1 mi appare, sulla carta, un ulteriore giro di vite, andiamo a studiarne la trama.
Antonio Maria e Maria Antonietta: una coppia ormai legata dal nome e da poco altro. Lei è un commissario di polizia dal carattere forte quanto la sua sensualità, fuori dalle righe e politicamente scorretta, mentre lui ha scelto ben poco in vita: ha ereditato il mestiere di sarto dal padre e, timido e debole, ha lasciato progressivamente sempre più spazio a una moglie esigente che, dopo aver preso quello che voleva, ora è in cerca di altro, in particolare dal punto di vista sessuale.
E Antonio Maria, ormai non più in grado di soddisfare Maria Antonietta, costretto a lasciare il lavoro, diventa il casalingo di un ménage à trois nel quale uno dei vertici è variabile, in quanto sua moglie comincia a portarsi a casa vari agenti di polizia.
Sempre più isolato, debole, depresso e gonfio di psicofarmaci, Antonio Maria si trova intrappolato in una vita ormai infernale dalla quale non sa come uscire.L’uomo, dopo aver tentato fughe e vendette, comincia quindi a elaborare complicati piani per uccidere sua moglie, piani destinati inevitabilmente a fallire e ritorcersi contro il loro creatore…
In Commedia nera n. 1 Francesco Recami inverte lo schema tipico della vita di molte coppie: chi ha una vita soddisfacente, con una carriera prestigiosa e soddisfazioni sia sul lavoro che fuori è la moglie, mentre il marito si ritrova negli scomodi panni della casalinga.
Un ribaltamento grottesco, paradossale e comico che potrebbe farci capire qualcosa in più di realtà che conosciamo poco.
Ti è piaciuto l'articolo? Iscriviti alla newsletter
Inserisci la tua email e riceverai comodamente tutti i nostri aggiornamenti con le novità, le anticipazioni e molto altro.
Compra su Amazon
- Recami, Francesco (Autore)