Longanesi ha pubblicato Cuore di Rondine, una serie di importanti ricordi e testimonianze scritte dal misterioso Comandante Alfa, pseudonimo sotto il quale si nasconde uno dei componenti originari e fondatori storici del GIS, famoso Gruppo di Intervento Speciale, vera e propria élite dell’Arma dei Carabinieri che a partire dalla sua nascita è intervenuta in molte fra le situazioni più delicate sia in Italia che all’estero, mostrando un coraggio, una determinazione e delle capacità di altissimo livello.
Normalmente non elenchiamo i vari premi ottenuti dallo scrittore di cui ci stiamo occupando, ma crediamo che in questo caso anche solo la semplice lista dei riconoscimenti ottenuti dal Comandante Alfa possano far capire ancora meglio da dove proviene il bagaglio di ricordi e memorie che troverete in questo diario storico di grande importanza: Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana; Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia; Medaglia Mauriziana al Merito di dieci lustri di carriera militare; Medaglia Afghana Loya Jirga consegnata dal presidente Hamid Karzai per l’Operazione Corona; Croce Commemorativa per l’Attività di soccorso internazionale in Iraq; Croce Commemorativa per il Mantenimento della pace in Afghanistan; Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana; Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.
Andiamo a leggere la “trama” di questi ricordi, che sono anche degli importanti pezzi di storia italiana e mondiale:
Nel 2004 il Comandante Alfa, di stanza in Iraq, volge lo sguardo altrove, indietro negli anni e lontano nei chilometri, a una mattina di primavera del 1977, quando era ancora solo “il Cigno”, un carabiniere paracadutista di 26 anni che, insieme ad altri quattro compagni, viene convocato dal suo colonnello per formare il nucleo di un nuovo reparto della Benemerita, il Gruppo di Intervento Speciale, un reparto di agenti preparatissimi che da allora in poi si muoverà in assoluto segreto.
E da quel lontano 1977, per quasi trent’anni, la memoria del Comandante Alfa spazia fra molti snodi cruciali della nostra storia e cronaca, dall’intervento nel carcere di Trani, dove i detenuti in rivolta tenevano in ostaggio dieci agenti della polizia carceraria alla liberazione della piccola Patrizia Tacchella, rapita nel 1990 a soli 8 anni; dall’attentato contro le forze italiane a Nassiriya nel 2003, dove persero la vita alcuni fra i suoi più cari amici e colleghi a tutta una serie di momenti privati che punteggiano un qualcosa che è ben più che lavoro, ben più che carriera.
Ed è proprio il saper inframmezzare i ricordi legati alle missioni speciali con le memorie personali che trasformano Cuore di Rondine in qualcosa di più di uno sterile, per quanto avvincente, resoconto di operazioni paramilitari.
Emerge quindi la figura di un uomo che guarda i figli crescere troppo velocemente, spesso lontano dalla sua presenza, di una persona che vive gli affetti con profondità ma senza poter quasi mai decidere modi e tempi, un uomo che nonostante i mille dubbi che giustamente lo attraversano ogni volta che deve agire, continua giorno dopo giorno a trovare nella difesa della libertà e della democrazia il motore in grado di farlo andare avanti, da Cigno a Comandante Alfa.
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- Alfa, Comandante (Autore)