Delitto a teatro - Ngaio MarshPer gli amanti del giallo Ngaio Marsh non ha bisogno di molte presentazioni. Autrice di numerosi romanzi, la maggior parte usciti in Italia per il Giallo Mondadori, è stata senza ombra di dubbio una delle più autorevoli rappresentanti della detective story al femminile fin dagli anni venti dello scorso secolo, e per Elliot è da poco uscito il suo Delitto a teatro. Qui su Thriller Café potete leggerne l’incipit:

Il 25 maggio Arthur Surbonadier, registrato all’anagrafe come Arthur Simes, andò a trovare lo zio, Jacob Saint, registrato all’anagrafe come Jacob Simes. Prima di darsi agli affari, Jacob aveva fatto l’attore scegliendo Saint quale cognome d’arte, cognome che aveva poi deciso di conservare per il resto della vita e sul quale faceva battute modestamente spiritose (“Non sono un santo”), proibendo al nipote di usarlo a sua volta anche quando Arthur aveva cominciato a calcare le scene. “Di attori Saint ne basta uno; chiamati come ti pare ma non mettere le mani su ciò che mi appartiene” gli aveva urlato. “Ti farò debuttare all’Unicorn e ti lascerò i miei soldi… o almeno quasi tutti. Ma ricordati: se sei un attore scadente, non otterrai nessuna parte: gli affari sono affari”.
Mentre seguiva il cameriere che lo conduceva nella biblioteca dello zio, Arthur Surbonadier (il cognome gli era stato suggerito da Stephanie Vaughan) ricordò quella conversazione. Come attore non era scadente, era passabile, anzi, si disse, era bravissimo. Cercò di rincuorarsi in vista dell’incontro ripetendosi che era un attore bravissimo e dotato di personalità. Avrebbe predominato su Jacob Saint; se necessario, sarebbe ricorso all’arma decisiva, della quale lo zio ignorava l’esistenza. Il cameriere aprì la porta.

Così comincia Delitto a teatro (la traduzione è di Franca Pece), giallo nella miglior tradizione inglese. Se siete amanti del classico, sicuramente questo libro fa per voi.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

Giuseppe Pastore ha scritto 1638 articoli: