A circa un anno dalla recensione di Con l’arte e con l’inganno, torno a riferirvi del lavoro di Valeria Corciolani, scrittrice ed illustratrice originaria di Chiavari. Il 2022 è stato un anno di grandi soddisfazioni per lei, che ha visto trasfondere il film quel suo Morso del ramarro (2014) e mietere ulteriori critiche positive per l’ultimo episodio dell’epopea di Edna Silvera, il suo personaggio alter ego.
Io non posso che ripetermi nelle lodi: la scrittura di Valeria è rotonda e armoniosa quanto vuol rendere spigolosa e sfuggente la sua investigatrice, ufficialmente critica d’arte che, alla vigilia dei 60 anni, forte di una solida rete amicale ed un’autostima robusta, vanta l’invidiabile estro di fare, e soprattutto dire, tutto quel che le va.
Ha sbattuto la porta in faccia all’Università che la sfruttava, ha schiantato con un bastone le preziose bottiglie di un socio che la tradiva e si è ritirata sulle fasce dell’entroterra genovese dove convive con un pollaio vezzoso e amante della discodance anni 80/90.
Ma se Edna sfugge il mondo, l’avventura va a cercarsela a domicilio e, con un invito irrinunciabile ad un cocktail a cui lei sfuggirebbe volentieri, la catapulta in un giallo intricato di sparizioni: una preziosa statuetta, dei codici miniati e financo una giovane moglie in pieno spleen.
Tornano ad aiutarla il fido musicologo obeso (non me ne voglia e riposi in pace ma, dimagrendo molto, a me Ottavio ricorda Philippe Daverio) e l’aitante vicino di casa semi-hacker, già incontrati altrove, e nella partitura entra una nota nuova, un sommesso pigolio di ragazza giovane e timida – tal Lara Bonfiglio, inviata sul luogo dalla compagnia assicuratrice che, al solo rivedere Edna- sviene! Ne è stata allieva ed ancora ne è terrorizzata.
Il core board del romanzo è quindi l’evoluzione sentimentale della Silvera che vorrebbe tanto ancora essere abrasiva, bruciante e provocatoria, ma che proprio col suo scantare la piccola Lara, con il suo indurla alla sintesi, all’iniziativa e anche alla grappa, di fatto la sbuccia delle insicurezze e le regala una nuova personalità.
E mentre stimola e sostiene la miagolante Bonfiglio, Edna trova il modo di farsi finalmente piacere un uomo … con esiti esilaranti ed originali da par sua.
Se a questa trama rutilante, capace di spaziare da Venezia alle Langhe, e a questi personaggi indovinati senza mai essere macchiette, aggiungete una preparazione eccellente in campo artistico che dispensa al lettore nozioni e citazioni, e che lo riporta (senza penalizzare chi non ci sia stato prima) agli interrogativi rimasti aperti nel romanzo precedente, senza risolverli ancora, converrete con me che Valeria ci sta certamente preparando una terza piacevolissima lettura.
Io l’aspetto qui, eh Valeria, quando vuoi….
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