Pubblicato in lingua originale nel 2007 con il titolo di “Elena sabe“, Elena lo sa della scrittrice argentina Claudia Piñeiro è stato recentemente tradotto in italiano da Pino Cacucci per Feltrinelli. Ne parliamo oggi al Thriller Café.

Elena è una donna di mezza età, teoricamente appena etichettabile come anziana, ma in realtà fiaccata nel corpo da una malattia invalidante: è affetta dal Parkinson che le ha irrigidito il corpo, reso grandemente difficile spostarsi e persino compiere le azioni più normali in piena autonomia. La malattia le confonde anche i pensieri, ma c’è un’idea fissa che nulla riuscirà a toglierle dalla testa: scoprire chi ha ucciso Rita, sua figlia. Rita è stata trovata morta, impiccata, nel campanile della chiesa della loro parrocchia, in un pomeriggio qualunque di tre mesi prima. Eppure Elena lo sa che quello non era un pomeriggio come gli altri, lei lo sa che Rita non si è suicidata, ma qualcuno l’ha portata lì a forza… ed ora intraprende un viaggio per cercare chi possa aiutarla a scoprire la verità: una donna che Elena non vede da tanto, ma che ha un debito con lei e con sua figlia. Un viaggio breve per chiunque, ma per lei titanico. E chi lo sa, che cosa potrebbe scoprire una volta giunta a destinazione.

Elena lo sa” è un giallo atipico, assolutamente diverso da ciò che siamo abituati a leggere e recensire su queste pagine. Così diverso da non sembrare, per certi versi, neppure un giallo… eppure lo è. Lo è per questa madre che madre non è più e che lo resterà per sempre, perché è vero che non c’è una parola per definire chi è sopravvissuto ad un figlio, ma è anche vero che forse è meglio così, almeno nessuno può sentirsi in diritto di dire a questa madre come deve sentirsi e comportarsi. E comunque, pur se ammalata, fiaccata, sola, indifesa, questa donna non si arrende alla morte della figlia, perché lei sua figlia la conosce meglio di chiunque altro… e poi, comunque vada, non si smette mai di essere madre. È un giallo, in fondo, questo romanzo così introspettivo e toccante. Una storia di vita e di vite costrette a convivere e sopportare le rispettive manchevolezze, raccontata con scrittura nervosa, quasi a trasmettere la fretta di questa madre che ha paura di non farcela a scoprire cos’è accaduto a sua figlia. Un romanzo che va al di là del genere assumendo una dimensione sociale, una storia d’altri, che tuttavia parla di noi – e a noi – molto più di quanto immaginiamo.

Claudia Piñeiro è nata a Buenos Aires nel 1960. È scrittrice, drammaturga, sceneggiatrice. Con Feltrinelli ha pubblicato Tua (2011), Betibú (2012), La crepa (2013), con il quale si è aggiudicata il Premio Sor Juana Inés de la Cruz 2010, Un comunista in mutande (2014), Piccoli colpi di fortuna (2016), Le vedove del giovedì (2016; Premio Clarin 2005, poi adattato al cinema da Marcelo Piñeyro nel 2009) e Le maledizioni (2019). Nel 2019 ha vinto il Premio Pepe Carvalho, riconoscimento internazionale destinato ad autori di polizieschi.

Ti è piaciuto l'articolo? Iscriviti alla newsletter

Inserisci la tua email e riceverai comodamente tutti i nostri aggiornamenti con le novità, le anticipazioni e molto altro.

Compra su Amazon

Sconto di 2,55 EUR
Elena lo sa
  • Piñeiro, Claudia (Autore)

Articolo protocollato da Rossella Lazzari

Lettrice compulsiva e pressoché onnivora, una laurea in un cassetto, il sogno di lavorare nell'editoria e magari, un giorno, di pubblicare. Amo la musica, le serate tra amici, mangiare e bere bene, cantare, le lingue straniere, i film impegnati e cervellotici, il confronto, la condivisione e tutto ciò che è comunicazione.

Rossella Lazzari ha scritto 168 articoli: