Falange armata è il primo romanzo del famoso scrittore di gialli e noir Carlo Lucarelli (anche scrittore, regista, sceneggiatore, conduttore televisivo e giornalista) con protagonista Coliandro, personaggio apparso per la prima volta nel breve racconto Nikita, incluso nella raccolta Gruppo 13 (1991). Dai romanzi di Lucarelli è stata tratta la popolare serie televisiva in onda su Rai2, L’Ispettore Coliandro, diretta dai Manetti Bros, il cui ideatore è lo stesso Lucarelli con Giampaolo Morelli nelle vesti dell’imbranato protagonista.
In Falange armata Coliandro ci è presentato come semplice sovraintendente alle prese con le il servizio d’ordine durante una partita di calcio. Eh sì, perché Coliandro in questo romanzo non solo non è nemmeno ispettore ma è relegato ad una mansione minore per ordine del Questore che mal lo sopporta e minaccia di trasferirlo all’Aquila. L’avversione del questore non è del tutto immotivata, sul passato di Coliandro infatti alleggia una macchia, ha schiaffeggiato un barbone, che altri non era che un collega dei carabinieri in un indagine sottocopertura. Da quel momento il sovraintendente Coliandro è relegato all’ufficio passaporti o ad altri incarichi che lo tengano il più possibile lontano dai guai.
Uno di questi compiti è un banale turno di guardia allo stadio, sembra tutto tranquillo fino a quando un collega viene accoltellato e ci scappa il morto. Viene arrestato un giovane naziskin che durante l’arresto inizia a parlare di un professore, di un francese… Poco dopo il giovane nazi viene ucciso e muoiono in diverse circostanze anche i colleghi che avevano effettuato l’arresto, Coliandro invece si salva per un pelo in un incidente d’auto causato da un dado del volante non fissato bene…
Collegando le cose Coliandro si lancia in un indagine non autorizzata, ad aiutarlo Nikita, alias Simona, una 20enne punk scaltra e intelligente, oltre che piuttosto carina. L’improbabile duo dovrà districarsi tra sparatorie, inseguimenti e oscure trame criminali che coinvolgono persino i famosi delitti della Uno bianca. Il tutto accompagnato da gag esilaranti con protagonista assoluto Coliandro, una versione caricaturale a metà tra il Clint Eastwood dell’ispettore Callaghan e il Mel Gibson di Arma Letale. I due protagonisti molto ben disegnati da Lucarelli sono agli antipodi per visione culturale e sociale: Nikita giovane e ribelle studentessa universitaria e il poliziotto Coliandro tutto machismo e pregiudizi. I due pur così diversi, troveranno una strana intesa che gli permetterà di andare a fondo nelle indagini.
Sullo sfondo una Bologna nera, una città sconvolta dai delitti della Uno bianca che l’hanno insanguinata negli anni 90’. Lucarelli approfitta del romanzo per aprire uno squarcio su quegli anni violenti dove la sigla terroristica Falange Armata terrorizzava l’Italia rivendicando omicidi e stragi di ogni tipo.
Un libro piacevole e divertente, scritto uno stile semplice e asciutto, utilizzando la voce narrante del protagonista, Coliandro, con le sue uscite spesso scurrili e disarmanti che lo hanno reso simpatico e popolare prima ai lettori di Lucarelli e poi ai telespettatori della serie tv.
Un personaggio spassoso e unico nel suo genere per un romanzo che mi sento di consigliare a tutti.
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- Lucarelli, Carlo (Autore)