Fred VargasPer cercare di offrirvi una bio-bibliografia minima di Fred Vargas e provare quindi a scrivervi di una delle più importanti autrici del giallo contemporaneo, può essere utile partire da qualche dato secondario, che è però ben importante nel definire questa poetessa del noir.

Il nome, prima di tutto: i nomi racchiudono potere, simboli e significati, specie quando vengono scelti da chi li “indossa”, e Fred Vargas è appunto uno pseudonimo scelto da Frédérique Audouin-Rouzeau, nata a Parigi il 7 giugno 1957.
Frédérique ha infatti una sorella gemella e pittrice, Joëlle, che firma i suoi quadri come Jo Vargas: inutile starvi a ricordare che tipo di legame intenso ed esclusivo lega spesso i gemelli, più utile può essere l’andare a studiare l’origine di questo pseudonimo…

Si tratta di Maria Vargas, personaggio interpretato dalla divina Ava Gardner ne La contessa scalza (1954) e figura di donna dalle infinite sfaccettature: sensuale e orgogliosa, disposta a lottare per proteggere i suoi cari, grande diva ma anche donna molto sfortunata e infine figura sensuale e sfrenata, che ama gli aspetti più vitalistici e gioiosi della nostra esistenza, quale appunto il ballo.

A questo nome accoppiamo ora un altro dato significativo: Fred Vargas è figlia di una mamma chimica e un padre scrittore surrealista. Miscela tanto esplosiva quanto efficace, con la prima che le trasmetterà l’amore per la ragione e la ricerca e il secondo che darà la scintilla per la creazione narrativa e il valore di un’atmosfera onirica che sfugge spesso alla rete del reale.
Ecco quindi che il lato materno la spinge verso il rigore e le soddisfazioni di una carriera come ricercatrice di archeozoologia presso il Centro nazionale francese per le ricerche scientifiche (Cnrs), con ulteriore specializzazione in medievistica e impegni importanti quali per esempio un periodo di cinque anni passato a studiare i meccanismi di trasmissione della peste dagli animali all’uomo.

Ma il surreale, il sogno, la poesia e l’amore per la parola scritta premono sulle pareti del Cnrs e Fred Vargas riesce a trovare un ottimo, esemplare compromesso fra ragione e istinto: scriverà i suoi gialli durante le tre settimane di ferie, rivedendoli poi durante le vacanze di Natale e Pasqua con l’aiuto della sorella.

Nasce quindi un processo creativo tanto rigoroso quanto prolifico: un romanzo all’anno, grande attenzione nei confronti della scelta delle parole e della loro sonorità, un occhio di riguardo e amore nei confronti delle psicologie dei protagonisti, scarso interesse per trame complicate e piani criminali troppo astrusi, ottimo occhio per gli ambienti e i loro dettagli, generale disinteresse per la sacra trinità di tanti altri colleghi, ovvero sesso, sangue e violenza.

Il risultato concreto di questo mix: una serie di romanzi polizieschi che spesso si travestono da gialli tout court, incredibilmente suggestivi, realizzati con uno stile personale e ricco, poetico ed evocativo che non impiega molto tempo a distinguersi dal resto della concorrenza, sia per quanto riguarda la serie del Commissario Adamsberg che per quel che concerne la trilogia de I Tre Evangelisti.

La sua creatura più nota è il distratto, assorto e intuitivo Adamsberg, definito, con una evocazione molto zen, “sbadilatore di nuvole”, ma proprio per la sua grande attenzione nei confronti di caratteri e psicologie, qualunque personaggio che esce dalla penna di Vargas merita attenzione e rispetto.

Se le si chiede quale sia la sua poetica, la sua visione del giallo risponderà qualcosa su questa falsariga: “il poliziesco è una specie di favola, ironica o tragica o cerebrale. Non sopporto i gialli ultraviolenti che raccontano crimini complicatissimi (che nella realtà non esistono): un delitto è sempre semplice.
Ed è proprio questa semplicità che le permette di operare in modo così potente sul lato sognante di molte scene, così come il suo evitare trame complicate garantisce più spazio a personaggi e ambienti.

Generalmente apprezzata e seguita sia in patria che in molti altri Paesi, Fred Vargas è attiva anche in altri campi quali le pubblicazioni scientifiche o la sensibilizzazione verso determinati temi politici (si veda per esempio il suo impegno nel caso Battisti), fatto che probabilmente, oltre ad averle fatto incontrare la simpatia di molte persone, le ha anche negato quella piccola fetta di pubblico che non apprezza gli scrittori politicizzati, come se si potesse davvero evitare di esserlo in vita.

In Italia le sue opere sono pubblicate da Einaudi e sono attese, anno dopo anno, da una agguerrita base di fan, non mancano però i detrattori, come si può capire anche solo dalla lettura di questo articolo e alcuni commenti sparsi.
Ai lettori, come sempre, spetta l’ultima sentenza, mentre Thriller Café, che da anni si occupa di questa autrice, ha già da tempo espresso il suo apprezzamento per questa voce così singolare nel panorama del giallo mondiale.

Bibliografia minima di Fred Vargas (sono esclusi gli inediti in Italia, le opere di divulgazione scientifica, le graphic novel e i titoli non pertinenti al genere giallo)

Romanzi gialli

Prima di morire addio – Einaudi, 2010 (Ceux qui vont mourir te saluent, 1994)

Serie del Commissario Adamsberg

L’uomo dei cerchi azzurri – Einaudi, 2007 (L’Homme aux cercles bleus, 1991)
L’uomo a rovescio – Einaudi, 2006 (L’Homme à l’envers, 1999)
Parti in fretta e non tornare – Einaudi, 2004 (Pars vite et reviens tard, 2001)
Sotto i venti di Nettuno – Einaudi, 2005 (Sous les vents de Neptune, 2004)
Nei boschi eterni – Einaudi, 2007 (Dans les bois éternels, 2006)
Un luogo incerto – Einaudi, 2009 (Un lieu incertain, 2008)
La cavalcata dei morti – Einaudi, 2011 (L’armée furieuse, 2011)
Tempi glaciali – Einaudi, 2015 (Temps glaciaires, 2015)

Trilogia de I Tre Evangelisti

Chi è morto alzi la mano – Einaudi, 2002 (Debout les morts, 1995)
Un po’ più in là sulla destra – Einaudi, 2008 (Un peu plus loin sur la droite, 1996)
Io sono il Tenebroso – Einaudi, 2000 (Sans feu ni lieu, 1997)

Raccolte di romanzi gialli

La trilogia Adamsberg – Einaudi, 2009 (contiene: L’uomo dei cerchi azzurri, L’uomo a rovescio, Parti in fretta e non tornare)
I Tre Evangelisti – Einaudi, 2010 (contiene: Chi è morto alzi la mano, Un po’ più in là sulla destra, Io sono il Tenebroso)
La seconda trilogia Adamsberg – Einaudi, 2014 (contiene Sotto i venti di Nettuno, Nei boschi eterni, Un luogo incerto)

Raccolte di racconti

Scorre la Senna – Einaudi, 2009 (Coule la Seine, 2002)

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