Giochi di ruolo al Maracanã Edizioni e/o chiama a raccolta i suoi migliori autori di thriller e noir e sforna una antologia, Giochi di ruolo al Maracanã, che ha un sottotitolo ben chiaro: Nove racconti sul lato oscuro delle Olimpiadi.
I nomi prescelti sono tutti ben noti a chi frequenta la scena di genere in Italia: Massimo Carlotto, Paolo Foschi, Carlo Mazza, Luca Poldelmengo, Piergiorgio Pulixi, Roberto Riccardi, Patrizia Rinaldi, Matteo Strukul e Massimo Torre.

Fra pochi giorni, il 5 agosto, cominceranno infatti le Olimpiadi di Rio de Janeiro e poche altre edizioni dei giochi olimpici sono state accompagnate da così tanti scandali, fra case e favelas espropriate o distrutte, acque inquinatissime, accuse molto pesanti di doping, la povertà più nera e terribile a pochi metri da ostentazioni immorali di ricchezza e opulenza, giochi di potere fra nazioni e nuovi edifici che non hanno ancora passato i controlli di sicurezza.

Le Olimpiadi sono sempre e da sempre anche una questione politica, e l’enorme somma di denaro che viene mossa per allestire la città che ospita i giochi attira inevitabilmente moltitudini di truffatori e criminali che vogliono avere la loro parte.
Niente di meglio quindi che affidare ad alcuni autori abituati a parlarci di crimine e truffe il compito di narrare alcune storie che, pur di finizione, vanno comunque a pescare nel torbido di quel che avviene nelle nazioni dove si tengono i giochi, e questa volta tocca a un Brasile già attraversato da altri scandali e crisi.

Ognuno degli scrittori interpellati ha cercato di portare “in trasferta” i suoi personaggi più noti al pubblico e, in una passerella ben eterogenea, riscopriremo molti volti noti del noir e poliziesco italiano.
In Giochi di ruolo al Maracanã troveremo infatti L’Alligatore di Massimo Carlotto che, insieme ad alcuni suoi soci, è alla ricerca di Pellegrini ma verrà distratto da un detour abruzzese, fra noir e vini, per salvare qualcuno in Brasile.
Paolo Foschi invece mette in azione Igor Attila e Titta di ritorno dal Canada e costretti a fare una deviazione in Brasile per tirare di box e occuparsi dei casi di alcuni atleti.

Spazio poi a Vincent e Nicolas Tripaldi, i fratelli creati da Luca Poldelmengo e quindi a vari altri personaggi ben noti ai lettori di thriller italiano: in una rapida carrellata troveremo il capitano Bosdaves di Carlo Mazza, Piergiorgio Pulixi con il suo Biagio Mazzeo che passerà per l’occasione dal Messico alle favelas di Rio de Janeiro, la sovrintendente Occhiuzzi creata da Patrizia Rinaldi, Matteo Strukul e la sua Mila Zago, il tenente Rocco Liguori di Roberto Riccardi e infine Pulcinella, il peculiare hacker giustiziere inventato da Massimo Torre.

Nove racconti, nove momenti di fresco, crimine e atmosfera brasiliana da consumare sotto l’ombrellone e all’ombra dei monti, con un orecchio ai risultati delle varie discipline olimpiche.

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