Marsilio pubblica I giorni del vulcano, di Ragnar Jónasson, all’interno della collana Farfalle/GialloSvezia e offrendoci così l’occasione di incontrare nuovamente il brillante autore islandese, già letto in precedenza ne L’angelo della neve.
I giorni del vulcano è uscito in lingua originale nel 2011 con il titolo di Myrnætti, per poi affermarsi in lingua inglese come Blackout, e arriva ora in Italia per la traduzione dell’esperta Silvia Cosimini.
I giorni del vulcano appartiene alla serie Dark Iceland, composta al momento dai seguenti volumi: Snowblind, Nightblind, Blackout, Rupture e Andköf.
La casa editrice fondata a Padova ha quindi optato, per il momento, di saltare il secondo episodio passando direttamente al terzo.
Ragnar Jónasson è nato nel 1976 e vive a Reykjavík, dove insegna diritto d’autore, si occupa di giornalismo ed è anche molto attivo in qualità di traduttore, oltre a essere membro della UK Crime Writers’ Association. Insieme ad altri due autori, probabilmente più noti in Italia, quali Arnaldur Indridason e Yrsa Sigurðardóttir, Jónasson rappresenta il meglio del giallo islandese, una scena che, per quanto forzatamente piccola, è in grado di proporre fra i titoli più interessanti degli ultimi tempi.
La serie Dark Iceland ha come protagonista principale Ari Þór, ex studente di teologia arrivato a Siglufjörður da Reykjavík e diventato poliziotto quasi per caso. Sullo sfondo dei vari casi c’è la presenza costante del contrasto di questo piccolo borgo di pescatori, situato nel punto più a nord dell’isola e al quale si giunge solo tramite un tunnel, e la capitale.
Ari patisce questo cambiamento e avverte una certa ostilità da parte degli abitanti, abituato in sostanza a vivere in una comunità molto isolata e ben diversa da Reykjavík, ma riesce comunque a districarsi nei vari casi in modo brillante. Scopriamo ora la trama de I giorni del vulcano.
È una splendida giornata di giugno quando un turista, in cerca di meraviglie nei fiordi del Nord dell’Islanda, trova l’orrore, Di fronte a una casa isolata e solitaria, ancora in costruzione, il viaggiatore trova un cadavere sfigurato che giace accanto a un furgone.
Il caso è giurisdizione della polizia di Siglufjörður e se ne occupa Ari Þór, che scopre che la vittima si chiamava Elías Freysson, un forestiero impegnato nella costruzione del tunnel che collegherà la piccola città al resto dell’Islanda, considerato da tutti una brava persona.
A seguire le indagini arriva sul posto dalla capitale una redattrice del telegiornale, Ísrún, che sembra però fin troppo interessata all’omicidio, e la giornalista troppo curiosa, insieme a una serie di altri problemi, rendono il caso molto difficile per Ari Þór e i suoi collaboratori, che dovranno scavare nel passato per trovare i motivi del crimine.
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