Ho conosciuto Stefano Paolocci qualche anno fa a Pistoia. Eravamo stati entrambi invitati alla rassegna Letteraria 2004 come vincitori di un concorso di narrativa associato alla manifestazione. Lui aveva vinto nella sezione mainstream, io in quella gialla. Quando lessi il suo racconto, mi fu subito chiaro che avrei sentito parlare ancora di lui. E i fatti mi stanno dando ragione. Il suo romanzo Passato imperfetto, scritto assieme a Paolo Bolognesi ed Elena Invernizzi, è stato finalista allo scorso Premio Fedeli, poi vinto da Valerio Varesi, e ora è stata pubblicata la seconda indagine dell’ispettore Bernini, intitolata Ordine dal Caos, Minerva Edizioni.
“Ordine dal Caos” è un romanzo complesso: quello che pareva il “solito” caso dell’estate invece affonda le radici in una palude d’interessi economici, speculazioni edilizie, traffici illegali, ingerenze politiche e massoniche, mazzette e prestanome.
Un pretesto per gli autori, insomma, per raccontare i molti “misteri” d’Italia (a cui gli autori fanno riferimenti più o meno velati) utilizzando gli strumenti narrativi del giallo.
Un altro ragazzo che credo dovremo tenere d’occhio è anche Gianluca D’Aquino, che ci ha tenuto compagnia con il suo Requiescat in pace per diverso tempo dallo spazio vetrina. Gianluca è è nato nel 1978 e ha conseguito un Diploma di Laurea in Scienze Criminologiche Applicate. Nel suo romanzo, un serial killer colpisce a Londra ai primi del 1900. Le vittime, apparentemente senza alcun legame l’una con l’altra, vengono ritrovate dagli agenti di Scotland Yard orrendamente sfigurate, con un penny infilato in bocca e sul petto incisa una misteriosa parola in greco. L’ispettore Martin Sloane deve intanto risolvere un complesso enigma in cui sono coinvolti un ricco banchiere, un sacerdote cattolico e uno stravagante e coltissimo libraio. Sullo sfondo, una setta eterodossa e l’ombra di un folle criminale ucciso alcuni anni prima. Una detective story appassionante, arricchita da un’atmosfera noir che permea i protagonisti, uomini soli, in balia di se stessi e dei loro demoni.
Anche di Gianluca, ne sono piuttosto fiducioso, torneremo probabilmente a parlare.
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