Mondadori ristampa nella collana Oscar Bestsellers due romanzi di Gérard de Villiers sotto il nuovo titolo di Guerra ad Al Qaeda.
Si tratta di titoli precedentemente già apparsi in Italia come Incubo a Peshawar (collana Mondadori Segretissimo 1338, ed. 1997) e Caccia in Afghanistan (collana Mondadori Segretissimo 1477, ed. 2003) e vengono qui presentati con le traduzioni di B. Spissu e M. Morelli.
La bibliografia di Gérard de Villiers è sterminata e riserva ancora molte sorprese ai fan del suo personaggio più noto, il principe austriaco e agente della CIA Malko Linge e accanto alla collana Segretissimo SAS appositamente dedicata al recupero dei romanzi dello scrittore e giornalista francese scomparso nel 2013, ecco che Mondadori ci offre anche volumi-raccolta come il presente Guerra ad Al Qaeda.
Protagonista indiscusso della serie è appunto Malko Linge, un aristocratico che, obbligato dalle enormi somme che servono per mantenere le sue proprietà in Austria, si trova “costretto” a collaborare con la CIA in una serie di investigazioni e avventure che spesso coinvolgono altri personaggi fissi della serie, contraddistinta dalla spiccata attenzione che Gérard de Villiers ha sempre avuto nei confronti delle guerre, scontri e atti di terrorismo legati alla contemporaneità.
Cerchiamo di scoprire qualche elemento delle sinossi dei due romanzi che costituiscono Guerra ad Al Qaeda.
Incubo a Peshawar
I pochi minuti di ritardo con i quali parte il volo 800 della TWA non hanno grande effetto sull’esito finale dell’attentato: la bomba nascosta nel velivolo esplode qualche chilometro in anticipo rispetto a quanto previsto, ma il risultato è lo stesso: una morte terribile per tutte le persone che si trovano a bordo.
Toccherà al principe Malko, su incarico della CIA, dare la caccia al responsabile dell’atroce gesto, un terrorista molto pericoloso che incarnerà una delle sfide più difficili e potenzialmente mortali per Sua Altezza Serenissima.
Caccia in Afghanistan
Il presidente degli USA Bush vuole a tutti i costi la testa di Osama bin Laden per mettere fine alla minaccia rappresentata da Al Qaeda e al momento la strategia migliore sembra essere, a sentire il capo della CIA in Pakistan, quella di seguire un uomo molto fedele a bin Laden, il mullah Abdullah, nella speranza che possa portarli a scoprire il covo del terrorista.
Purtroppo qualcosa non funziona a dovere durante l’operazione di spionaggio e Abdullah viene ucciso di fronte alla Moschea Rossa di Islamabad. Cambiati i piani, spetterà ora a SAS il compito di stanare e porre fine alla minaccia rappresentata da Osama bin Laden, in quella che potenzialmente è la missione più pericolosa mai affrontata dal principe Malko.
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