Steve Berry (1955) è un prolifico scrittore americano, specializzato in narrazioni che fondono genere thriller, spy story e romanzo storico. In genere il suo protagonista è Cotton Malone, titolare di una libreria antiquaria a Copenaghen nonché, a tempo perso, avventuroso ed eclettico agente segreto free lance. I cavalieri dell’Apocalisse, appena pubblicato dalla Nord, è ambientato tra l’Italia e Malta e al centro dell’intricata trama c’è proprio un pezzo della nostra storia. Tutto comincia con un prologo che mescola suggestivamente realtà storica a fantasia: aprile 1945, le ultime ore di Benito Mussolini. Nonostante il duce, con la sua compagna Claretta Petacci, sia ormai prigioniero dei partigiani, un misterioso ufficiale della Luftwaffe va a trovarlo per rivolgergli una strana proposta. Lui potrebbe liberarlo e portarlo al sicuro se Mussolini gli consegnasse alcuni misteriosi documenti che restano in suo possesso nelle famose borse che si è portato dietro fuggendo da Milano e che ancora i partigiani non hanno inventariato. All’ufficiale interessa anche un anello con sopra inscritto l’antico palindromo esoterico Sator Arepo Tenet Opera Rotas. Il duce rifiuta sdegnosamente e affronta il suo destino; il tedesco va via umiliato.
Di quali straordinari segreti è in possesso il deposto dittatore tanto da preferire la morte pur di non rivelarli? Certamente in quelle borse qualcosa di esplosivo doveva esserci dal momento che nel luglio del ‘45, Winston Churchill, appena lasciata la guida del governo, scelse per trascorrere le vacanze non il pacifico Algarve portoghese o le Baleari – come in genere facevano i suoi connazionali facoltosi- ma se ne venne sulle rive del Lago di Garda, zona ad alto rischio, nella quale di fatto la guerra non era ancora finita, perdurando i regolamenti di conti tra fascisti sbandati e partigiani. Certamente l’ex premier era ansioso di recuperare i compromettenti carteggi intrattenuti con il duce, e altrettanto certamente li recuperò e li distrusse, perché di quelle carte non si è mai più trovata traccia.
Invece a Steve Berry piace immaginare che quei documenti, ma forse anche altro materiale ancor più prezioso, siano ancora da qualche parte sulle rive del Garda. Dove infatti, ormai ai giorni nostri, troviamo Cotton Malone, per l’occasione ingaggiato dall’M16, il servizio segreto britannico, impegnato nel tentativo di trafugarli dalla casa del figlio di un partigiano che sta tentando di venderli. L’operazione non andrà in porto, perché strani personaggi, che l’autore definisce “cavalieri”, uccidono il venditore e per poco non uccidono anche Malone, poi si involano con il “bottino”, che tuttavia forse non è quello che speravano di trovare. All’agente del M16 non resta che mettersi alla loro caccia.
Da qui prende avvio un intrigo di plot che alterneranno diversi scenari e che sarebbe impossibile sintetizzare, oltreché inopportuno per non guastare l’attesa dei lettori. Sulla scena compariranno Luke Daniels e Laura Price, agenti CIA, impegnati per altri fini nella stessa ricerca di Malone; quindi il misterioso cardinale maltese Kastor Gallo che, in pieno conclave, diserta Roma perché è sulla sua isola e nei segreti dell’antico ordine degli Ospedalieri che si annidano vitali segreti da difendere dalla ingombrante curiosità dei due agenti. E’ in ballo addirittura la copia originale del Constitutum Costantini, ovvero il documento con il quale l’imperatore avrebbe riconosciuto legittimità al potere temporale della Chiesa, un documento che gli storici hanno giudicato un falso, ma che per i nostri protagonisti è talmente autentico da rischiare la vita per assicurarsene il possesso.
Inutile protestare per le “licenze” che Berry si concede dalla verità storica: la sua straordinaria fantasia non gli consente di rimanere chiuso negli angusti confini del conosciuto e accertato. In compenso ci regala un romanzo affascinante, dal ritmo incalzante che, nonostante la consistente mole, tiene incollata l’attenzione del lettore dalla prima all’ultima pagina, grazie ai continui colpi di scena e il succedersi di una teoria di personaggi originali e affascinanti.
Recensione di Fausto Tanzarella.
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