Romanzo d’esordio datato 1981, oggi su Thriller Café presentiamo I dannati non muoiono di Jim Nisbet, ai suoi tempi pubblicato da Bompiani e oggi riproposto da timeCrime con un finale inedito scritto dall’autore appositamente per questa nuova edizione (l’originale da più parti veniva indicato come un po’ troppo affrettato, infatti).
Abbiamo intervistato Jim Nisbet
qualche anno fa (2010, riguardo a Cattive abitudini) ed è un personaggino niente male; se non lo conoscete ancora, probabilmente potrebbe essere questa l’occasione per rimediare: intanto, vi riporto la trama…
‘Ho sempre voluto scuoiare una donna.’ Questo è il folgorante incipit di I dannati non muoiono.Queste sono le parole che l’investigatore privato Martin Windrow trova scritte su un foglio di carta in una macchina da scrivere nell’appartamento accanto a quello di Virginia Sarapath, vittima di un efferato omicidio avvenuto la notte precedente. Forse, sono le semplici farneticazioni di uno scrittore fallito che ama origliare o, forse, è la traccia di un movente per un assassino in fuga. Le prime indagini rivelano che la donna, al momento dell’aggressione, si trovava a letto con un uomo, travolta da un amplesso sfrenato. Un gioco erotico che si è spinto oltre o una messinscena per coprire qualcosa di più oscuro? Inizia così la caccia al presunto colpevole o forse all’unico testimone che è in grado di svelare un intricato mondo sotterraneo fatto di sesso e droga, e di un piacere morboso che svela il labile confine tra amore e odio.
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