Recensiamo oggi per gli amici del Thriller Café I gemelli di Piolenc, l’ultimo romanzo scaturito dalla penna di Sandrine Destombes, autrice parigina che con questo suo quinto volume pubblicato in Italia da Rizzoli il 2 aprile scorso si è guadagnata il prestigioso premio VSD RTL 2018 per il miglior thriller francese.
Il romanzo alterna la narrazione tra presente e passato, in un turbinio di coinvolgimenti e storie personali che prendono il via nel lontano 1989 a Piolenc, una cittadina del sud della Francia, la cui routine è sconvolta dalla sparizione di due gemelli: Solène e Raphaël. Nonostante le varie ricerche, il capo della gendarmerie Jean Wimez non è mai riuscito a trovarli, non riuscendo per anni darsi pace per questa sconfitta. La lista dei sospettati era infatti fitta di nomi, primo fra tutti il padre dei bambini, Victor, unico indagato nonostante si fosse sempre dimostrato collaborativo affinché i suoi figli tornassero a casa sani e salvi. In quel lontano 1989, tuttavia, la situazione precipitò quando nel cimitero cittadino venne rinvenuto il corpicino della piccola Solène. L’indagine per carenza di indizi e di uomini per le ricerche, però, fu destinata ad essere archiviata e la morte della piccola e la scomparsa del fratellino rimasero un mistero fino al giorno d’oggi. Il caso dei “gemelli di Piolenc” ha tormentato per anni Jean Wimez, il quale è rimasto molto amico col padre Victor, avendone capito lo strazio e la disperazione, ed è andato in pensione con questo mistero ancora irrisolto.
Nel presente, a capo dei gendarmi di Piolenc c’è proprio il suo allievo, Julien Fabregas, il quale si ritrova davanti un caso che lo getta dritto nel passato: scompare infatti una bambina, Nadia, che viene ritrovata dopo due giorni illesa ma tremendamente scossa e che ha un messaggio importante per Victor: Solène ti perdona. Questo sarà solo l’inizio, a cui seguirà la sparizione di altri due ragazzini e ancora una volta tutto sembrerà collegato ai due gemelli di Piolenc, ed il commissario Fabregas capirà che per risolvere questo caso, dovrà prima scoprire cosa è successo davvero a Solène e Raphaël e scoprire quale mistero si nasconde a Piolenc.
“I Gemelli di Piolenc” si dimostra un romanzo di livello, strutturato con un ritmo serrato, lasciando sempre qualcosa in sospeso. La trama, tutt’altro che banale e scontata, dimostra che ogni passaggio è stato ben costruito dall’autrice, così come strutturati e caratterizzati sono i personaggi, come il padre dei gemellini, Victor, un uomo distrutto che non si è mai arreso, un uomo solo, visto che la moglie si è suicidata, che come unico amico ha proprio la persona incaricata di risolvere il caso, l’ex commissario Jean Wimez.
Una componente interessantissima del romanzo risiede, infatti, proprio nel rapporto tra i due: inizialmente sospettato dal commissario, Victor negli anni si è dimostrato sempre pronto a collaborare, pronto a tutto pur di avere delle risposte, e questo ha portato Wimez a credere nella sua innocenza, intuendo inoltre che non avesse bisogno solo di risposte, ma anche di qualcuno con cui parlare, un supporto morale. E quella persona è diventata lui stesso. Victor dal canto suo non l’ha mai ritenuto responsabile per l’insuccesso delle indagini, ma ora, oggi dopo trent’anni, la storia si ripete e la ferita mai chiusa si riapre pericolosamente.
Tra la disperazione di un padre e il senso di colpa di un ex commissario, c’è il nuovo commissario: un uomo pragmatico, che ascolta il parere del suo mentore ma allo stesso tempo vuole e deve seguire il suo intuito. Un intuito che lo porta indietro di trent’anni e lo costringe a ritenere tutti sospettati, nessuno escluso, perché la verità è rimasta sepolta per troppo tempo ed è arrivato il momento di farla emergere. Una verità che freme per venire a galla, pronta a farlo da anni. Tuttavia, sarà il lettore a non essere pronto ad affrontarla. Una verità che sconvolge, che rimescola le carte a partita in corso, poiché il passato è sempre pronto a tornare, poiché far finta di nulla diventa, ad un certo punto, impossibile.
Sandrine Destombes ha sorpreso con questo romanzo, ricco di tematiche che il lettore scoprirà passo dopo passo, con un bel ritmo e, soprattutto, con un’interazione tra i personaggi che coinvolge il lettore nelle dinamiche che si creano.
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