All’interno del genere giallo troviamo tanti sottogeneri e intersezioni che spesso è difficile catalogare. Oggi cerchiamo di esplorare quel tipo di romanzi che pur appartenendo al genere della detective story non si poggiano tanto sull’investigazione e sul meccanismo deduttivo, quanto più sull’aspetto umoristico e sul diletto del lettore.
Maestro del genere giallo umoristico fu sicuramente Donald Westlake, autore ormai scomparso che ci ha regalato dei romanzi di pregevole meccanica gialla ma anche e soprattutto di straordinario acume e humour. In questo articolo elenchiamo cinque titoli che suggeriamo di leggere per farsi due risate.
Giovedì mi ucciderai, di Gregory Mcdonald (1974)
Giovedì mi ucciderai è il primo romanzo di Gregory Mcdonald con protagonista Irwin Maurice Fletcher, un reporter che nel corso della serie di 11 avventure si trasformerà poi in un ricco giramondo.
Mcdonald vinse l’Edgard Award con questo libro, pubblicato in Italia per la prima nel 1976 nella collana Il Giallo Mondadori.
Da Fletch sono stati anche tratti due film.
Gli ineffabili cinque, di Donald E. Westlake (1970)
“Gli ineffabili cinque” (The hot rock) è il primo episodio della serie di romanzi con protagonista John Archibald Dortmunder, scalcagnato criminale ideato da Donald Westlake. L’idea iniziale dello scrittore su questo libro era di farne un’avventura del suo fuorilegge Parker (che pubblicava sotto lo pseudonimo di Richard Stark) ma a mano a mano che scriveva Westlake si rese conto che la trama era troppo comica per un hardboiled, e quindi creò un cast di personaggi maldestri guidati da un ladro professionista pessimista e sfortunato.
Il libro ebbe successo e la serie di Dortmunder è arrivata alla fina a contare 14 romanzi e 11 racconti pubblicati tra il 1970 e il 2009.
Come sbancare il lunario, di Donald E. Westlake (1972)
“Come sbancare il lunario” (titolo originale Bank Shot) è secondo della serie di John Archibald Dortmunder. In questo episodio lo sfortunato “genio del crimine” si inventa una nuova attività per tirare a campare: si finge venditore di enciclopedie per truffare ingenue casalinghe. Le cose vanno bene per un periodo ma a un certo punto la polizia sta per arrestarlo e John si ritrova coinvolto in un piano tanto ambizioso quanto assurdo: rubare una banca posta su una roulotte, nasconderla da qualche parte e quindi scassinarne la cassaforte per spartirsi il denaro coi suoi complici.
Manco a dirlo, le cose saranno un po’ più complicate che sulla carta…
Il negozio fantasma, di Edmund Crispin (1946)
“Il negozio fantasma” (The Moving Toyshop) è un romanzo giallo di Edmund Crispin, terzo della serie che vede protagonista Gervase Fen, un eccentrico professore di letteratura inglese e detective dilettante.
Richard Cadogan, poeta in vacanza a Oxford, scopre un negozio di giocattoli apparentemente abbandonato. Incuriosito, entra e trova il cadavere di una donna. Corre a chiamare la polizia ma quando ritorna sul luogo al posto del negozio di giocattoli c’è un alimentari. Cadogan chiede aiuto a Gervase Fen e i due intraprendono un’indagine piena di intrighi, indizi fuorvianti e personaggi eccentrici.
Una donna di troppo, di Carl Hiaasen (2010)
“Una donna di troppo” (Skinny Dip) è un romanzo di Carl Hiaasen che combina suspense, umorismo nero e critica ambientale e sociale.
Joey Perrone viene spinta fuori da una nave da crociera dal marito, Chaz, durante il loro anniversario di matrimonio. La donna sopravvive e viene soccorsa da Mick Stranahan, un ex detective che vive in una casa isolata su un’isola.
Con l’aiuto di Mick, Joey inizia a orchestrare una serie di scherzi e sabotaggi per destabilizzare il marito, mentre cerca di capire il motivo del suo tentato omicidio.
Get shorty – La scorciatoia, di Elmore Leonard (1990)
“La scorciatoia” (Get Shorty) è un romanzo di Elmore Leonard del 1990, da cui nel 1995 è stato tratto il film omonimo.
La storia racconta di Chili Palmer, un piccolo strozzino di Miami che si ritrova coinvolto in qualcosa più grosso di lui e per uscirne prova a buttarsi nel mondo del cinema.
Il libro parte bene e forse si perde un po’ per strada, ma resta un bell’esempio di mix tra crime e umorismo.
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