Con questo romanzo lo scrittore senese Fausto Tanzarella ci porta al sesto appuntamento con il personaggio guida della sua “Serie Gotica“: il giureconsulto messer Bernardino Cristofori, raffinato indagatore che agisce nella Siena del XIV secolo, quella del governo dei Nove, durante il quale la città toscana fu una delle maggiori potenze del tempo, sia economicamente che politicamente, capitale di una Repubblica che regnava su buona  parte della Toscana meridionale.

Chi già conosce Bernardino sa quanto egli sia un vero e proprio precursore di quella che secoli dopo diventerà la scienza criminologica: l’avvocato Cristofori in pieno Medioevo ha già intuito l’importanza di preservare intatta la scena del crimine, che egli chiama “teatro della morte”; dalla presenza o meno di sangue sul luogo del delitto è in grado di stabilire se lo stesso è avvenuto lì oppure altrove; esaminando la ferita riesce a stabilire che tipo di arma è stata usata, la statura e persino il sesso dell’omicida.

Con questo nuovo libro però non ci troviamo di fronte ad un classico giallo, come nei precedenti. Abbiamo dei delitti, certo, ma la punizione del colpevole o dei colpevoli, fa decollare la trama verso una dinamica da romanzo d’avventura, pieno di azione e colpi di scena.

Siena, 1354. In una gelida notte di febbraio un vecchio e pio sacerdote viene ucciso nella sua umile canonica. A far luce sull’inspiegabile delitto il Governo dei Nove chiama Bernardino che, esaminando il “teatro della morte” nota subito una singolare circostanza: l’assassino ha operato con rispetto e una certa delicatezza nei confronti della vittima.

Dal canto suo, l’anziano chierico, morendo, ha trovato la forza per infilare una mano nella tasca del proprio abito e stringere nel pugno la sua stola da confessione: un messaggio, senza dubbio. A questo tragico evento se ne aggiunge uno nuovo: una giovane fanciulla di ricca famiglia e la sua anziana governante vengono rapite. Nessun riscatto viene chiesto.

L’avvocato Cristofori intuisce subito la sinistra connessione tra i due delitti. Prende quindi avvio una complessa e rischiosissima indagine che costringerà Bernardino e il suo assistente Jacopo da Gavorrano, come sempre al suo fianco a fronteggiare una cospirazione al cui centro emergerà la setta degli adoratori di Vanth, antica divinità etrusca degli inferi.

I fanatici pagani, per costringere Bernardino ad abbandonare l’indagine, rapiscono Giuditta Malachiassi la bellissima erborista ebrea compagna di vita del Cristofori.  

Per sgominare tale setta e liberare Giuditta, Bernardino e Jacopo, accompagnati da fedeli amici, dovranno quindi mettersi in viaggio sui loro cavalli e, affrontando ogni sorta di pericolo, spingersi fino alla lontana Milano, in quel tempo dominata dai Visconti.

Ancora una volta l’indagatore senese svelerà la verità e, secondo il suo codice morale, permetterà che trionfi la giustizia ancor prima che la legge.

Troviamo particolarmente indovinato l’introduzione in questo romanzo di un nuovo personaggio, mai comparso finora nella saga: la speziale Irene Vanucci, bella, giovane, sapiente. Amica del cuore di Giuditta, Irene non esiterà ad unirsi all’avventura “On the road” dell’avvocato, rivelandosi al momento opportuno un aiuto determinante. Di Irene ben presto si auto nominerà scudiero il giovane Jacopo, affascinato dagli splendidi occhi verdi della fanciulla. Lei ricambierà?

Il romanzo si snoda ad un ritmo incalzante, piacevolmente scorrevole. Dunque una lettura appassionante, nella quale il lettore viene subito coinvolto. Un appuntamento imperdibile, soprattutto per chi ama il genere del giallo storico.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

Giuseppe Pastore ha scritto 1639 articoli: