Cari Amici del Thriller Café, vi piacciono i giochi? A me fanno impazzire! Volete giocare con me a “rompiamo le regole, senza romperle”? Il gioco è semplice: vi presenterò oggi la sinossi ufficiale dell’ultimo romanzo di Javier Castillo dal titolo Il cuculo di cristallo (Salani) e mi atterrò alle indicazioni bonarie (ma ferree) dell’autore di non divulgare nulla più della sinossi del romanzo per convincere altri lettori a leggerlo, sfidandovi a capirne di più da alcune considerazioni random. Per la recensione de La ragazza di neve avevo osato e avevo sfidato l’Autore, ma questa volta voglio fare la brava. Pronti?
New York, 2017. Cora Merlo è sul punto di raggiungere l’obiettivo per cui ha lavorato duramente – una specializzazione in medicina al prestigioso Mount Sinai Hospital – quando un attacco cardiaco la blocca. Il suo cuore sta per collassare e un trapianto d’urgenza è l’unica cosa che può permetterle di sopravvivere. Quella notte, a 2.600 chilometri di distanza, Charles Finley muore. Settimane dopo, ancora convalescente in seguito al trapianto, Cora riceve una visita inaspettata, e per lei tutto cambia una seconda volta. Decisa a conoscere il passato dell’uomo che le ha salvato la vita, Cora parte per Steelville, un paesino del Missouri, e si ritrova in una casa piena di segreti. Quello nel suo petto è un cuore di cristallo, fragile come chi lo ha donato, colmo di desideri nascosti. Un cuore messo alla prova da un mistero lungo vent’anni, in cui l’ombra di un serial killer avvolge le inquietanti sparizioni avvenute nella cittadina. Quello stesso cuore, però, sarà capace di darle un coraggio che Cora non aveva mai posseduto. Dopo il successo della Ragazza di neve, Javier Castillo torna con un thriller perfettamente costruito, un rompicapo mozzafiato che trascina il lettore in una spirale di rivelazioni e segreti, dove niente è mai quello che sembra e il male si nasconde in ogni angolo, in attesa di rivelarsi.
Intrigante la trama, vero?
La struttura del romanzo di Castillo ricorda Lo Scalpellino di Camilla Lackberg, dove si alternavano perfettamente i capitoli relativi alla storia nel tempo presente e a quella di quasi cento anni prima, apparentemente scollegata alla prima. Due rette parallele, destinate ad incrociarsi solo nel finale.
Il tema del cuore trapiantato è trattato con dovizia di particolari e grande intento etico da parte dell’autore spagnolo, che nei ringraziamenti finali ha parole di grande apprezzamento per la Fetco, Federación Española de Transplantados de Corazon, invitando altresì i lettori spagnoli a chiedere informazioni sulla tessera di donatore sul sito www.ont.es (n.d.r. l’omologo sito italiano è Centro Nazionale Trapianti dell’Istituto Superiore di Sanità).
Il racconto in prima persona di Cora dei dubbi e delle considerazioni in merito all’adattamento a una nuova vita, dettata dal ritmo del nuovo cuore che le batte in petto, è molto coinvolgente. Certo, benedetta figlia, alla mamma non si dà mai retta, giusto? Ma d’altro canto, se avesse seguito i consigli di calma e riposo anche da parte dei medici il romanzo non sarebbe esistito! Che eroina sconsiderata, la nostra Cora!
La parola cuore ricorre più di settecento volte in tutto il romanzo, a tratti più realismo magico che thriller, ma d’altronde lo scrittore è di Malaga e, anche se ambienta le sue storie oltre Oceano, non può non trasparire il suo sangre latino. In verità, a mio parere, traspare molto di più dalla lunghezza dei dialoghi, anche dei personaggi maschili tra loro, il che fa perdere ritmo all’azione. Fate il confronto voi stessi, prendendo un thriller qualsiasi di uno scrittore americano ed esprimete il vostro personalissimo giudizio. In ogni caso, Javier Castillo è uno scrittore da ottocentomila copie, dunque il suo modo di scrivere deve per forza essere largamente apprezzato (e la mia, probabilmente, l’unica voce fuori dal coro.)
I personaggi sono ben delineati, i segreti familiari ben custoditi, il colpo di scena finale è un po’ telefonato per gli addetti ai lavori ma risulta di grande impatto per chi non ha l’ambizione di approcciare un thriller come se fosse un membro della squadra di Criminal minds o della Special victim unit, ma vuole lasciarsi trasportare da una storia dal respiro più ampio.
Dunque, non vi resta che leggerlo e lasciare una vostra deposizione spontanea nel nostro sito!
Who is who?
Javier Castillo è nato a Mijas, in provincia di Malaga, il 23 agosto 1987 e, prima di dedicarsi alla scrittura, ha lavorato come consulente finanziario. Ha esordito nella narrativa nel 2014 con I giorni della follia, autopubblicato e capace di vendere quarantamila copie dopo pochi giorni, ma il successo internazionale è arrivato con La ragazza di neve (Salani), romanzo thriller che racconta della sparizione di una bambina a New York alla fine del 2000. Uscito nel 2020 ha venduto ottocentomila copie ed è stato trasposto nell’omonima serie televisiva Netflix nel 2023, vincendo anche il Prix Méditerranée étranger. Dello stesso autore e sempre per Salani, Il gioco dell’anima del 2021.
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