Il delitto del fascista Nuvola Nera - Angelo MarenzanaNell’ormai lontano gennaio 2012 da una costola della Fanucci Editore nasceva il marchio editoriale “Time Crime”, dedicato alla narrativa di genere giallo, thriller e soprattutto noir. Il postulato di questa operazione sarebbe stato, esattamente un anno dopo, nel gennaio del 2013,  la nascita della collana “Nero Italiano”: noir tutto all’italiana, in cui sono nostrani i personaggi, le ambientazioni, e gli autori. Tra questi troviamo Angelo Marenzana, un funzionario alessandrino dell’Agenzia delle Dogane ma anche un autore con attitudini e competenze specialistiche molto spiccate. È infatti già artefice di alcuni romanzi e di racconti pubblicati da Einaudi, Il Giallo Mondadori, e Urania, nonché curatore delle antologie “Borsalino, un diavolo per cappello”, e “La tierra de los caìdos” per le Edizioni Robin, e della raccolta “Crimini di regime” per la collana Chiaroscuro dell’Editrice Laurum. Oggi recensiamo la sua ultima fatica letteraria, un romanzo intitolato “Il delitto del fascista Nuvola Nera”.

Dopo un toccante antefatto ambientato nel 1925, in pieno regime fascista, la trama riparte da Alessandria vent’anni dopo. È l’aprile del 1945 e gli alleati stanno liberando l’Italia dal nazifascismo. La cittadina piemontese vive giorni convulsi, sbalordita e desertificata a causa dei bombardamenti.

«I tedeschi girano in tondo senza sapere bene cosa stanno ancora a fare in città, e gli alessandrini fanno la stessa cosa. [Ma] proprio quando l’animale è ferito si fa più pericoloso. […] L’esercito più letale è quello composto da soldati sconfitti senza più un capo che comanda.»

L’ex commissario di polizia Lorenzo Maida, già avanguardista nella guerra civile spagnola, è rientrato in Italia e si è trasferito da poco ad Alessandria, dove spera di beneficiare di un ambiente di provincia per costruirsi una nuova vita da commerciante di tessuti.  Nel clima da redde rationem  di quei giorni, accade invece che il fascista Egidio Visconti, detto “Nuvola Nera”,  viene freddato sull’uscio di casa, con un solo colpo letale inferto con precisione al cuore.  Poco dopo alla “Premiati Tessuti Lorenzo Maida” si palesa il commissario Vito Tedesco, amico di una vita nonché cognato di Lorenzo Maida. Vito intende avvalersi dell’acume del cognato, vale a dire reclutarlo come aiutante per risolvere il caso.

«Il questore non vuole che questo morto aggiunga nuova confusione. Non vuole consegnare la città al caos

È così che l’ex poliziotto entra nella scena del delitto a gamba tesa, travolto e inghiottito dal proprio passato di uomo d’azione. Un passato che sembra divertirsi a solleticare i suoi istinti, a richiamarlo alle sue vecchie abitudini, in un contesto cittadino che ha poco da spartire col cliché della tranquillità di provincia.

Il linguaggio utilizzato da Maranzana appare fin da subito qualitativo e molto oculato, raffinato ma commestibile, incalzante e dotato della giusta ricercatezza. L’autore alterna pennellate quasi poetiche a una narrazione ficcante che ricorre alla crudezza del genere noir, riuscendo nell’impresa di trovare un improbabile quanto interessante punto di equilibrio, se non una vera e propria osmosi, tra materiali così diversi.

Il suo stile risulta pungente e ironico (esilarante il continuo scontro dialettico con l’impiegato Curcio) ma sempre credibile e controllato. La realtà alessandrina, che l‘autore conosce bene, viene dipinta con maestria e con sarcasmo, lasciando emergere un quadro evocativo di invidiabile vividezza, all’interno del quale meritano una menzione speciale sia l’ambientazione che la caratterizzazione dei personaggi. Pur concedendosi alcune licenze (sulle date dei bombardamenti, ad esempio, o sul non utilizzo del “voi”, in voga per tutto il periodo fascista) l’accurata ricostruzione storica è senza dubbio un altro punto di forza di questo romanzo. Come qualsiasi romanzo ad ambientazione storica che si rispetti, ambiente e personaggi diventano tutt’uno, perché la narrazione inserisce i personaggi in situazioni ben connotate dal punto di vista storico, obbligandoli a reagire a questo preciso contesto.

Il lettore più scaltro potrebbe risolvere precocemente alcuni enigmi interlocutori che si sveleranno appieno nel corso della narrazione. Ciò nonostante la curiosità e la tensione narrativa sono tenute vive fino ad un epilogo non proprio scontato.

A nostro avviso un buonissimo giallo/noir ad ambientazione storica.

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Il delitto del fascista Nuvola Nera
  • Marenzana, Angelo (Autore)

Articolo protocollato da Leonardo Dragoni

Romano, classe 1974, dottore in scienze politiche con due master e varie esperienze umane e lavorative, si è tardivamente innamorato di scrittura creativa e di narrativa, in particolar modo quella gialla e noir ad ambientazione storica, generi nei quali ha pubblicato due romanzi ("La psicologia del viola", 0111 Edizioni, 2015; "I figli dell’oblio", Clown Bianco Edizioni, 2018 - candidato al premio internazionale Lattes Grinzane).

Leonardo Dragoni ha scritto 59 articoli: