Il gioco delle tre carte, di Marco Malvaldi: un romanzo della serie del BarLume

Continua il mio viaggio alla riscoperta della serie I delitti del BarLume, di Marco Malvaldi.

Oggi al bancone del Thriller Café, il caffè che vi servo è un mix intrigante di ironia toscana e un mistero da gustare con lentezza. Un sorso che richiama alla mente le partite a carte tra amici, dove l’abilità di nascondere il proprio gioco è tanto importante quanto svelare le carte sul tavolo. Se avete apprezzato il primo round con La briscola in cinque (di cui vi ho parlato nel mio precedente articolo), preparatevi a un’altra mano vincente.

In Il gioco delle tre carte, pubblicato da Sellerio, ritroviamo i personaggi ormai familiari del BarLume: Massimo, il barista riluttante ma dotato di un’intelligenza acuta, e il gruppo dei “vecchietti”, che tra un bicchiere di vino e una partita a carte fanno da coro a ogni nuova avventura. La trama prende forma durante un congresso scientifico ospitato nella piccola località di Pineta, dove un professore giapponese viene trovato morto. Apparentemente, sembra un semplice caso di infarto, ma ben presto emergono indizi che suggeriscono un omicidio.

Il vero enigma, tuttavia, non è solo chi abbia ucciso il professore, ma come e perché. La chiave sembra risiedere in un computer che non contiene nulla di sospetto a prima vista. Ma come nel gioco delle tre carte, è proprio nell’illusione, nel far scomparire qualcosa sotto gli occhi di tutti, che si cela la soluzione.

Massimo, come sempre, si trova a dover collaborare suo malgrado con il commissario Fusco, mentre i vecchietti, con il loro caratteristico intreccio di pettegolezzi e intuizioni strampalate, contribuiscono con le loro osservazioni al limite dell’assurdo ma sempre argute. È proprio il loro contraddire continuo, il dibattito acceso su ogni minimo dettaglio, a fornire involontariamente a Massimo gli spunti per risolvere il caso.

Malvaldi costruisce una trama che, pur mantenendo la leggerezza tipica del suo stile, si fa più intricata rispetto al primo romanzo della serie. L’abilità sta nel rendere ogni conversazione, anche la più banale, un tassello importante per svelare il mistero. In Il gioco delle tre carte, la narrazione si muove con la fluidità di una commedia all’italiana, in cui l’indagine si mescola con i momenti di vita quotidiana del bar e i suoi clienti.

Il romanzo riesce anche a riflettere su un’Italia di provincia, lontana dalle frenesie del mondo globale, in cui il tempo sembra scorrere più lentamente, ma dove nulla sfugge agli occhi attenti di chi sa osservare. La risoluzione del caso arriva attraverso la combinazione di intuizione e una buona dose di fortuna.

Il giallo classico si arricchisce di una vena ironica nel fare un ritratto affettuoso ma pungente della vita di paese. E anche dopo più di dieci anni dalla pubblicazione, è un piacere scoprire come questi libri siano attuali e capaci di divertire diverse generazioni.

Il gioco delle tre carte è un romanzo spassoso! La risoluzione del tutto si rivela al momento giusto, come una carta vincente gelosamente custodita fino alla fine.

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Il gioco delle tre carte

Malvaldi, Marco (Autore)

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Articolo protocollato da Elisa Contessotto

Digital Strategist e formatrice, soprattutto sono il Capitano della squadra di freccette Bardabulli. Bevo caffè, Prosecco e tequila (non sempre in quest’ordine) e nel tempo libero scrivo di fotografia e libri. Mi piacciono il Tetris, Alice Cooper e il frrr dei gatti.

Elisa Contessotto ha scritto 65 articoli: visita la sua pagina.