L’autore di Fight Club torna con Il libro di Talbott, un affresco distopico e parossistico degli Stati Divisi d’America degno del migliore Bradbury, che smaschera contraddizioni e complotti americani.

Irriverente, politically uncorrect, provocatorio. Il libro di Talbott , così ribattezzato a fronte dell’originale Adjustment Day e opera dell’allucinato multimilionario Talbott Reynolds detta le direttive per il futuro in attesa del “giorno dell’aggiustamento”, un’enorme congiura contro l’élite intellettuale americana. Un’apocalisse che freni gli USA, rei di voler arginare la sovrappopolazione maschile, che rischia di far collassare il paese, con la leva obbligatoria e una guerra in Medioriente, creata ad hoc e decisa dal Senato. Ecco che Talbott, che coltiva odio per la classe dirigente e per lo sciovinismo etnico, scende in campo col suo “vangelo” nero-blu fatto di massime e idee visionarie che, amplificato dalla risonanza mediatica, si diffonde a macchia d’olio in tutto il Paese. Insieme a una lista su Internet, i ”Meno amati d’America”, costantemente aggiornata con un sistema simile alle nomination e in cui è il popolo a decidere chi nominare e… giustiziare.

A cadere sono le teste o, per meglio dire, le orecchie sinistre di giornalisti, notabili, professori, politici e, attraverso la Dichiarazione di Interdipendenza, gli ex USA vengono ridefiniti secondo una nuova geografia politica in base al colore della pelle e ai gusti sessuali. I neri a Blacktopia, i bianchi a Caucasia e gli omosessuali in una California ridenominata Gaysia.

Chuck Palahniuk (www.chuckpalahniuk.net), classe 1962, è uno scrittore statunitense originario di Pasco, Washington. Considerato uno dei maestri della letteratura contemporanea, si è laureato in giornalismo all’Università di Oregon nel 1986. Dopo una breve parentesi come giornalista e dopo svariati lavori tra cui il meccanico, superati i trenta anni comincia a scrivere romanzi. Nel 1996 si impone al pubblico grazie a Fight Club, da cui è stato tratto un film di successo. Mondadori ha pubblicato tutte le sue opere.

Recensione di Manuela Maccanti.

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Il libro di Talbott
  • Palahniuk, Chuck (Autore)

Articolo protocollato da Manuela Maccanti

Manuela Maccanti vive a Fucecchio, in provincia di Firenze. Nata nel 1977, è laureata in Lingue e letterature straniere e ha un passato da giornalista per Il Tirreno. Dopo aver frequentato laboratori di scrittura creativa, nel 2021 si iscrive alla scuola Saper Scrivere e diventa editor e correttore di bozze. Finalista in vari concorsi letterari nazionali e pubblicata su antologie di poesie e racconti (Silvio Ulivelli Edizioni, Raffaelli Editore, Delos Books, Writers Magazine Italia, Algra Editore), nel 2021 esce il suo primo romanzo, "Lo stoppino e la candela", Capponi Editore. Appassionata di arte, di Hitchcock, della mente umana e del mistero in tutte le sue sfaccettature (gialli, thriller, noir) nel 2023 pubblica il suo primo thriller psicologico, "Cella numero ventitré", edito da Sette Chiavi (finalista al "Garfagnana in Giallo" 2024 e menzione speciale per il miglior protagonista). La sua frase preferita è: «Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso».

Manuela Maccanti ha scritto 11 articoli: