Il sodalizio fra Guanda e Marco Santagata risale al 1996 e da allora si è consolidato tramite una lunga serie di opere di vario tipo, la più recente fra le quali è anche una delle più interessanti: Il movente è sconosciuto.
Critico letterario, docente universitario e scrittore, Santagata riesce a passare dalla cura delle opere di Dante Alighieri per l’edizione Meridiani Mondadori alla stesura di opere di narrativa che gli hanno fruttato, fra gli altri, riconoscimenti di assoluto valore quali il Premio Campiello (nel 2003, con Il maestro dei santi pallidi) o il Premio Stresa (nel 2006, con L’amore in sé).
Lo ritroviamo ora con Il movente è sconosciuto, opera difficile da inquadrare o ascrivere a qualche genere preciso e che, su tutto, mette al centro uno dei temi più importanti e ricorrenti in qualsiasi tipo di narrativa: il rapporto di coppia.
E l’autore emiliano sceglie per l’occasione una coppia problematica, che però può richiamare alla mente molte situazioni alle quali ci è capitato di assistere, storie che si trascinano da tempo e nelle quali l’amore si è trasformato in abitudine, quando va bene, o in qualcosa di ben più negativo e, alle volte, pericoloso.
Cerchiamo di capire meglio i come e i perché di questa trasformazione dando uno sguardo alla trama de Il movente è sconosciuto.
Un marito e una moglie apparentemente come tanti altri, una coppia che condivide da tempo lo stesso tetto, che ha dato vita a dei figli e che procede giorno dopo giorno in una normalità che è solo apparente. E come spesso accade, per far precipitare la situazione, per far crollare la coltre della normalità, serve un accadimento straordinario, in questo caso una improvvisa malattia.
Ed ecco che dietro un quotidiano fatto di frustrazioni e inquietudini ben nascoste, di una moglie che sembra avere un forte e deciso controllo delle redini, la malattia innesca una catena di reazioni fino a portare a uno scoppio di violenza inaudita e inesplicabile. L’evento non fa altro che acuire i rapporti e le tensioni abituali e se lei sembra ancora più in controllo, è anche vero che paga questa posizione di dominio con il dover rimanere legata al tremendo segreto del marito, diventandone complice e perfino schiava.
Ne Il movente è sconosciuto il lettore potrà conoscere prima la versione di lui, insieme gelida e febbricitante, nella quale la passività e la posizione di inferiorità lo porteranno a determinati esiti. Poi passeremo ad ascoltare la voce della moglie, che ci trascinerà lentamente e inesorabilmente in un gorgo di terrore e senso di colpa.
Il tutto narrato sullo sfondo di un Appennino emiliano nel quale le ferite del paesaggio sembrano corrispondere a quelle dell’animo umano.
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- Santagata, Marco (Autore)