Le Farfalle di Marsilio continuano il loro inarrestabile volo e questa volta ci offrono Il principe rosso di Qiu Xiaolong, nuova indagine dell’ispettore capo Chen Cao.
Il volume, tradotto da Fabio Zucchella, è il nono della serie che Qiu ha dedicato a questo personaggio e tutti i titoli precedenti sono già stati pubblicati dalla casa editrice fondata a Padova.
Marsilio, più di tanti altri editori, ha insistito su due elementi ben cari qui a Thriller Café: un grande amore per la narrativa gialla proveniente da ogni angolo del mondo e l’attenzione verso quei testi che, attraverso i meccanismi della letteratura di genere, riescono a parlarci della società della nazione di riferimento.
Qiu Xiaolong ci ha ormai abituati da tempo a spaccati sempre più approfonditi e precisi riguardanti il suo Paese d’origine, la Cina, e anche se da tempo questo scrittore vive negli USA, ogni nuovo romanzo avente come protagonista Chen Cao sembra addentrarsi con maggiore precisione e capacità di analisi in quel che accade nella prima economia mondiale.
Avevamo lasciato l’ispettore due anni fa, alle prese con la Rete di Cyber China: dopo aver toccato molti temi importanti nelle narrazioni precedenti, dall’inquinamento alla corruzione dilagante, Qiu era approdato al cyberspazio e tutti i problemi connessi a esso, controllo, spionaggio e sicurezza su tutti.
Cerchiamo di capire di cosa ci racconterà ora ne Il principe rosso…
L’ispettore Chen Cao è riuscito per anni a bilanciare il suo grande amore per la verità e per le indagini di polizia con gli interessi del Partito: non sempre queste due sfere sono potute andare perfettamente d’accordo, anche per via della natura politicamente sensibile di alcuni casi affrontati.
Ma nonostante le difficoltà Chen Cao è sempre riuscito a fare il suo lavoro e risolvere quanti più casi gli è stato possibile fare.Fino a oggi, fino al momento in cui viene sollevato dai suoi incarichi, fino a quando non ha cominciato a occuparsi del temuto e misterioso Principe Rosso, una figura tanto potente quanto enigmatica, che sembra comandare su tutta Shangai e avere amicizie nelle sfere più alte della vita politica cinese.
E oltre a essere rimosso dall’indagine, ecco che l’ispettore si ritrova progressivamente sempre più isolato: una cospirazione vuole minare tutta la sua credibilità falsificando prove e ostacolando altre sue investigazioni, il tutto mentre la Cina è attraversata da un’ondata di nostalgia per la Rivoluzione.
Con una promozione a direttore del Comitato per la riforma del sistema legale si mira in realtà a renderlo innocuo e, fra un viaggio da Shangai a Suzhou, ondeggiando fra presente e passato, Chen Cao si troverà in pericolo mortale e comprenderà che la Legge non è uguale per tutti.
Tornano molti degli elementi tipici di questa serie, dall’amore per la poesia e filosofia a quello per il cibo e, sotto le varie piste gialle, prendendo ispirazione dal noto scandalo Bo Xilai, Qiu Xiaolong riflette con lucidità sulla Cina contemporanea, stretta fra un feroce capitalismo e una politica autoritaria che tutto soffoca, giustizia in primis.
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- Xiaolong, Qiu (Autore)