Allo stabile e confortante ritmo di uno all’anno, Michel Bussi continua a sfornare ottimi romanzi e la nostra estate thriller 2018 sarà allietata da Il quaderno rosso, il suo titolo più recente.
Apparso in patria nel 2017 con il titolo originale di On la trouvait plutôt jolie, Il quaderno rosso sbarca nelle librerie nostrane grazie a edizioni e/o con la traduzione dal francese di Alberto Bracci Testasecca, il traduttore abituale dell’autore nato in Normandia.
La caratteristica principale di gran parte delle opere di Michel Bussi è il viaggio, sia spaziale che, di conseguenza, mentale. Michel Bussi ambienta i suoi romanzi in luoghi spesso diversi e la conseguenza del viaggiare è una maggiore apertura verso il prossimo.
Anche ne Il quaderno rosso si viaggia, ci sono addirittura delle traversate del Sahara, ed è presente un aspetto del viaggio, quello dell’immigrazione clandestina e dell’emigrazione economica, che ormai troppo spesso siamo abituati e condizionati a guardare con sospetto.
Gli occhi di Michel Bussi sono per nostra fortuna più gentili e umani di quella che sembra orai essere la media, e il suo sguardo verso l’immigrazione è quindi, semplicemente, più rispettoso e comprensivo.
Cambiano gli scenari rispetto al precedente (in ordine di pubblicazione italiano) Non lasciare la mia mano, e cambiano anche i protagonisti.
La coppia di investigatori questa volta è composta da un classico della narrativa gialla, il poliziotto più anziano ed esperto e quello più giovane, dotato di conoscenze molto moderne ma con ancora poche “ore” spese in strada.
Si tratta di due figure forse un po’ meno originali rispetto alle precedenti ma siamo sicuri che nelle mani dell’autore francese scintilleranno come nuovissime: andiamo ora a raccontarvi qualche particolare in più della trama de Il quaderno rosso.
La tranquilla quotidianità di Leyli Maal, una donna maliana, madre di tre figli, che vive in un piccolo appartamento nella periferia marsigliese, viene bruscamente interrotta proprio da un evento che coinvolge la figlia maggiore, la bella e affascinante Bamby, che sembra essere coinvolta in ben due omicidi.
I delitti, si scoprirà ben presto, hanno a che fare con il complesso e opaco mondo dell’immigrazione clandestina, fra racket e organizzazioni che lucrano senza pietà sulla pelle dei più sfortunati. A indagare troviamo una coppia ben assortita: Petar Velika ha parecchi anni di servizio ed è un commissario fin troppo esperto, lo aiuta il tenente Flores, che rimedia alla sua relativa inesperienza sul campo con ottime conoscenze tecnologiche e teoriche.
Il caso è complesso e la chiave è probabilmente nascosta nel diario segreto di Leyli, il quaderno rosso del titolo, che potrebbe portare a un tesoro ma che forse contiene troppi nomi importanti, che ne ostacolano il ritrovamento…
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- Bussi, Michel (Autore)