Oggi su Thriller Café recuperiamo “Non uccidere“, primo volume della saga de Il rabbino e il commissario di Michel Bergmann, edito da Emons nella collana Gialli Tedeschi.
Noto per le sue opere umoristiche che esplorano la vita ebraica in Germania, Bergmann si avventura qui nel romanzo poliziesco, introducendo un nuovo duo investigativo poco convenzionale: il Rabbino Henry Silberbaum e il Commissario Berking.
Ambientato a Francoforte, il libro si apre con il misterioso omicidio di Ruth Axelrath, una donna ricca che viene trovata morta poco dopo aver confidato a Silberbaum il suo desiderio di lasciare il marito per trasferirsi in Israele. Determinato a scoprire la verità, il Rabbino si allea con il Kommissar Berking per risolvere il caso.
A rendere questo romanzo probabilmente unico nel suo genere è il suo umorismo ebraico e la notevole rappresentazione della cultura ebraica in Germania. La trama crime può infatti sembrare semplice e la soluzione evidente, ma il vero piacere della lettura risiede nell’esplorazione della vita quotidiana dei personaggi e nelle loro relazioni. La chimica tra il Rabbi Silberbaum, con il suo approccio unico e non convenzionale alla vita, e il Kommissar Berking, con la sua razionalità e il suo pragmatismo, porta una dinamicità irresistibile alla storia.
Un romanzo che pur non essendo un thriller intricato, consigliamo come una scelta ideale per chi cerca una lettura leggera, intrattenimento intelligente, e uno spaccato insolito sulla cultura ebraica in Germania.
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