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Se parliamo di ambientazioni rese celebri da romanzi gialli, probabilmente ci vengono in mente paesaggi scandinavi portati alla ribalta dal popolare filone del thriller nordico, la Marsiglia di Izzo o la immaginaria ma così reale Vigata del compianto Andrea Camilleri.
Non c’è traccia al momento, nei pensieri dei più, del piccolo borgo di Bova, qualche centinaio di anime in provincia di Reggio Calabria e l’onore di essere incluso nella lista dei Borghi più belli d’Italia.
Ma chissà che non sia questo thriller di Mario Petrulli dal titolo Il ragazzo scomparso ad accendere la curiosità su questo paesino da cartolina, centro importante dell’area grecanica della Calabria.
E’ la promozione del territorio, infatti, uno degli obiettivi dell’autore, che rispetto alla sua fatica letteraria dichiara:
Volevo far coesistere in un’unica azione più aspetti importanti: raccontare una storia originale “tinta di giallo”, far riflettere il lettore sul magico mondo delle coincidenze, far conoscere uno dei borghi più belli d’Italia e mettermi alla prova.
Ma di cosa parla, Il ragazzo scomparso? Vediamo brevemente la trama.
Marco Vua, detective “per caso”, deve indagare sulla scomparsa nel piccolo borgo di Bova del giovane architetto Leo Brindisi. Di genitori bovesi, Marco è la persona giusta per cercare indizi in un paesino dove tutti conoscono tutti e dove il “forestiero” non viene visto di buon occhio. Purtroppo, Marco si rende ben presto conto che il lavoro non sarà facile: nessuno sembra sapere nulla né essere davvero preoccupato per la sorte del giovane architetto. Eppure tutti sembrano nascondere qualcosa: come Mimmo, cugino di Marco, il quale sembra seguirlo come un’ombra ed essere sempre presente ovunque egli vada. Oppure il cameriere della piccola trattoria del paese. O, ancora, don Natalino, erudito parroco che accompagnerà Marco nella visita delle chiese bovesi e che ha il vezzo di utilizzare parole desuete.
Finché sarà proprio nel cimitero accanto a una di queste chiese che Marco farà una scoperta a dir poco sorprendente: un uomo sta piangendo dinanzi alla tomba di un ragazzo che ha lo stesso nome e cognome di quello scomparso. In breve tempo tutti i tasselli torneranno al loro posto e Marco capirà che, spesso, una semplice coincidenza può cambiare il corso degli avvenimenti.
Senza aggiungere altro per non fare spoiler, segnaliamo che è possibile scaricare il prologo del romanzo dal sito personale dell’autore; noi vi lasciamo con breve estratto:
«Bova è così: ti accoglie, ti culla e poi non ti lascia più andare. E se riesci a fuggire, prima o poi sarai costretto a tornare.»
«Già.»
«Sai perché?»
«Sono sicuro che stai per dirmelo.»
«È il sangue. Quelli che, come noi, sono nati qui, o hanno le radici delle loro famiglie qui, non possono tradire i sacrifici dei loro antenati che sono riusciti a costruire tutto questo. A Bova abbiamo dato il sangue e il sangue che abbiamo viene direttamente dal passato, ci rende forti e ci lega a questo posto.»
Chiudiamo segnalando che i diritti d’autore delle prime 250 copie saranno devoluti in beneficenza.
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