rapporto-pelicanChi segue con frequenza il sito dovrebbe saperlo: su Thriller Café siamo ovviamente sempre in cerca di nuovi libri interessanti da segnalarvi, ma allo stesso tempo non ci dimentichiamo di quelli che negli anni hanno lasciato un segno nel genere. Libri che restano sempre attuali, anche a distanza di tempo. Sempre da leggere se si ama il thriller o il giallo.
Oggi torniamo quindi a poco più di vent’anni fa: era il 1992 quando John Grisham dava alle stampe, per Doubleday (e nello stesso anno qui in Italia per Mondadori), il suo terzo romanzo dopo Il momento di uccidere (A time to kill) e il fortunatissimo Il socio (The firm, per 47 settimane nella bestseller list di The New York Times e settimo assoluto nel 1991 per Publishers Weekly). Il titolo del libro era The Pelican Brief – Il rapporto Pelican – e fu un nuovo successo, anche grazie all’omonimo film di Alan J. Pakula con protagonisti Denzel Washington e Julia Roberts, decimo per maggior incasso della stagione 1993/1994 con oltre 100.768.056 dollari (195.268.056 in totale).
Un romanzo che merita di essere annoverato non solo tra i migliori legal thriller di John Grisham (che potete trovare tutti su http://www.inmondadori.it/13/03/grisham/) ma anche tra i più belli nel genere, benché il Times nella sua classifica dei migliori 100 thriller di sempre gli abbia preferito altri titoli nella sezione Legal (Grisham figura comunque con due opere).
La vicenda narrata ne Il rapporto Pelican prende il La dall’omicidio contemporaneo di due giudici della Corte suprema americana, che vengono rinvenuti uccisi la stessa notte, in due luoghi diversi. Due assassinii per i quali non si riesce a trovare nessun movente né indizio. Indagini che stagnano fino a che a smuovere le acque non è una tesi universitaria: Darby Shaw, studentessa di legge, vi affida le sue supposizioni. Interessanti tanto che il suo professore le mostra a un amico che lavora nell’FBI. Proprio nelle stanze del Federal Bureau of Investigations nascerà il nome di Rapporto Pelican. Darby teorizza che a decretare la morte dei due giudici sia stato un petroliere deciso a rimuovere gli ostacoli alla concessione per un giacimento su cui vuole quanto prima mettere le mani. Un petroliere però diverso dagli altri: si tratta del maggiore finanziatore della campagna presidenziale, e qualcuno molto in alto insabbia prontamente la tesi della giovane. Tutti quelli che hanno a che fare col Rapporto, ovviamente, finiscono presto a concimare i fiori. E’ la sorte che tocca al professore e amante di Darby, così come al suo amico agente federale. E’ la sorte destinata anche alla ragazza, che tuttavia riesce a restare in vita e far arrivare la sua tesi nelle mani del giornalista del “Washington Post” Gray Grantham. Assieme dovranno trovare le prove necessarie a validare la teoria e a far sì che la storia possa diventare di dominio pubblico.
Benché tra i libri di Grisham Il socio resti il mio preferito, Il rapporto Pelican è comunque un romanzo che ritengo importante nella storia del thriller: prima di esso Grisham si era imposto come uno scrittore dotato, ma confermarsi è sempre più difficile che avere successo una volta, e questo libro testimoniò le qualità del buom John, facendone uno dei maggiori esponenti non solo del legal assieme a Scott Turow ma in generale del thriller tout-court. Un romanzo ad alto tasso di tensione e suspence, che del legal procedural ha sicuramente l’impianto, ma che viaggia anche a ritmi piuttosto elevati, e per scrittura fluida e rapido susseguirsi di eventi e per buoni protagonisti.
Forse non alla sua altezza è il film che ne hanno tratto: se l’avete visto e non vi è piaciuto non lasciatevi scoraggiare. Il libro è di certo migliore.

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

Giuseppe Pastore ha scritto 1638 articoli: