Oggi al Thriller Café una recensione che sicuramente farà contenti gli amanti del giallo classico e degli autori intramontabili. Protagonista, Ellery Queen; ambientazione: Caraibi (che in questi giorni direi ci sta proprio a pennello)!
Titolo: Il re è morto
Autore: Ellery Queen
Editore: Mondadori
Anno: 2003
Traduttore: B. Tasso
Pagine: 209
Immaginate un’isola caraibica bagnata da uno stupendo mare, da cui si può ammirare uno spettacolare orizzonte. Immaginate di essere i padroni dell’isola e di viverci con le persone a voi più care. Immaginate di avere una squadra di servitori al vostro servizio e un palazzo ideato e costruito secondo le vostre personali esigenze. Immaginate di avere un intero esercito incaricato di salvaguardare la vostra sicurezza e immaginate di sentirvi egualmente in pericolo. Ellery Queen lo ha fatto e ne è nata una storia dove il protagonista, King Bendigo, magnate delle munizioni, vive sulla sua isola, ex rifugio bellico, al largo dell’Oceano Atlantico. Un posto creato e ricreato ad arte per lui e per le sue esigenze, un posto che non compare sulle cartine, un posto blindato dove vive e campeggia solo chi dal Re è autorizzato eppure è lì che il suo assassino si trova. Di lui si conosce solo che predilige il cognac e le lettere minatorie, beve il suo drink e minaccia di uccidere. Perché? Al non facile quesito è chiamato a rispondere Queen, giunto sull’isola in compagnia di suo padre Richard, il quale cercando di risolvere un mistero si ritrova a indagare su un omicidio, quello di King, che puntualmente avrà luogo. Ma come ha fatto un proiettile a superare la spessa parete di una stanza blindata, la cui unica entrata è sorvegliata a vista da due corpulenti guardie del corpo? Risolto l’enigma, svelato il mistero. Il Re è morto è un libro che fa pensare, fa riflettere sui comportamenti e sui tormenti degli uomini, che alla fine uccidono sempre per gli stessi futili motivi e anche per meno. Un mondo, quello di King, degno delle più antiche corti rinascimentali, dove alla sfarzosa facciata estetica ed elegante fa da contrappeso un sotterraneo di intrighi e misteri grazie ai quali l’assassino ha potuto muoversi e agire indisturbato.
Irma Loredana Galgano
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