Cairo Editore ha recentemente pubblicato un nuovo romanzo di Elisabetta Cametti, Il regista, un thriller molto particolare per quanto riguarda sia la tecnica impiegata che i contenuti esposti.
Questo nuovo thriller propone un protagonista diverso rispetto all’ormai famosa Katherine Sinclaire le cui gesta abbiamo avuto modo di leggere in precedenti opere come K – I guardiani della storia e K – nel mare del tempo.
Si aggiungono quindi ulteriori fronti di attività per una autrice già in precedenza molto impegnata, visto che la Cametti, oltre a scrivere alcuni thriller molto importanti che hanno conosciuto anche edizioni estere, trova anche energie per la sua attività di dirigente editoriale a Londra, senza per questo rinunciare alle sue innumerevoli presenze televisive in qualità di opinionista sui grandi casi di cronaca nera.
È ormai passato un anno da quando Veronika James ha partecipato al talk show vincitore dell’ultimo Emmy Award. Veronika è una fotoreporter newyorkese temuta per le foto scioccanti che pubblica, scatti che ritraggono l’umanità nascosta ed emarginata della metropoli e che puntualmente le guadagnano innumerevoli like e share sui vari social e ora la donna si trova in pericolo.
Alcuni altri ospiti di quel programma sono stati trovati senza vita, vittime di un macabro omicidio rituale, nel quale alle vittime sono stati asportati i bulbi oculari e fissate con del nastro adesivo delle macchine fotografiche sul volto. L’indagine su questa serie di omicidi viene affidata a Barbara Shiller, profiler del New York Police Department che ha alle spalle un caso di errore di giudizio che rischia di condizionarle la carriera, spingendola a cercare di riscattarsi a ogni costo.
Le indagini si riveleranno però molto più complicate del previsto e alla Shiller non rimane che mettere nella lista dei sospettati tutti gli ospiti ancora in vita del programma: insieme a Veronika finiscono sulla lista come possibili killer anche un reporter di zone di guerra, un avvocato molto famoso e il conduttore stesso dello show. Tutti quanti sono in possesso di alibi molto solidi ma anche di un passato torbido. Tutti quanti possono essere future vittime o attuali carnefici. E il tempo scorre troppo veloce, sempre più veloce.
Il regista è il primo romanzo della Serie 29 e, oltre a una rinnovata attenzione e cura per i dialoghi propone anche l’interessante soluzione narrativa di un lasso di tempo molto breve, visto che tutta l’azione contenuta nel thriller si risolve in sole 29 ore.
La scelta di questo preciso numero non è casuale, visto che è una cifra che ha colpito Elisabetta Cametti per la sua frequente ricorrenza nel mondo dei serial killer, da lei studiato con attenzione.
Ecco quindi che scopriamo che un numero importante di serial killer compie il primo omicidio proprio a 29 anni, così come il 29% degli assassini seriali è composto da persone itineranti che faticano a metter radici in un solo posto, così come 29 è il numero medio di vittime dei serial killer più celebri.
E noi non possiamo far altro che augurarle di portare la nuova serie fino al ventinovesimo episodio…
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