Il sangue è randagio (titolo originale Blood’s a rover) esce oggi 2 febbraio per Mondadori. Con questo capitolo conclusivo della American Underworld Trilogy, James Ellroy chiude finalmente il percorso cominciato in American Tabloid e proseguito poi in Sei pezzi da mille.
E’ l’estate del 1968, l’America è sul punto di esplodere. Martin Luther King e Robert Kennedy sono morti. Le cospirazioni omicide dilagano. Una squadra speciale si prepara a intervenire alla Convention democratica di Chicago. Militanti Neri sono in guerra nel sud di Los Angeles. I Federali stanno preparando contromisure draconiane. E il destino ha piazzato tre uomini nel vortice della Storia.
Dwight Holly è il braccio armato di J. Edgar Hoover per mettere in atto i suoi progetti razzisti ed è ossessionato da un’ombra sinistroide di nome Joan Rosen Klein. Wayne Tedrow – ex-poliziotto e spacciatore di eroina – sta costruendo una mecca della mafia del gioco d’azzardo nella Repubblica Dominicana. Don Crutchfield è un detective privato con accesso agli uomini che hanno ucciso Kennedy e hanno portato la nazione sull’orlo del Watergate. Le loro vite si scontrano sulle tracce della “Dea rossa” Joan e ciascuno di essi pagherà “un prezzo caro e selvaggio per vivere la Storia.”
Lo stesso Ellroy definisce Il sangue è randagio così:
E’ un preeeeeeepotente romanzo storico – grandioso nello scopo, profondo nell’esplorazione dell’era, colmo della paaaazza merda che è il mio marchio di fabbrica e soffuso di un esaltato senso di fede e delle conseguenze della rivoluzione e conversione politica. Oh, sì, questo è un libro per questi tempi.
Potrà piacere o meno, ma certamente questo sarà un libro che farà molto parlare di sé e del suo autore. Quanti di voi lo aspettavano trepidanti?
Per chi vuole, un assaggino è online sul sito della Mondadori: potete leggere qui il primo capitolo.
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