Il secondo cavaliere di Alex BeerEdizioni e/o pubblica Il secondo cavaliere, poliziesco storico che Alex Beer ambienta nella Vienna dell’immediato primo dopoguerra, in un clima e atmosfera di estrema decadenza ed enormi disuguaglianze.

Dietro lo pseudonimo di Alex Beer c’è una scrittrice austriaca, Daniela Larcher. Nata nel 1977, Daniela ha studiato archeologia e ora risiede a Vienna. Il secondo cavaliere è il suo esordio letterario ed è caratterizzato da un aspetto facilmente collegabile agli studi della scrittrice, ovvero una minuziosa ricostruzione degli ambienti e usi dell’epoca.

Pubblicato in lingua originale nel 2017 da Limes Verlag, associata a Penguin Random House, Il secondo cavaliere ha ottenuto immediatamente ottimi riscontri di pubblico e critica, scalando le classifiche di vendita di Austria e Germania. Ciò ha messo al centro dell’attenzione questo romanzo e al momento Il secondo cavaliere è in uscita in una decina di lingue diverse.

Il titolo originale è Der zweite Reiter: Ein Fall für August Emmerich, edizioni e/o lo porta nelle nostre librerie con la traduzione dal tedesco di Silvia Manfredo.

L’ispettore August Emmerich, protagonista de Il secondo cavaliere e della serie di romanzi successivi, di futura pubblicazione, è un personaggio ricco di sfaccettature.
È ambizioso e desidera da tempo di entrare nella Omicidi: cresciuto in un orfanotrofio, ha combattuto nella Prima guerra mondiale, evento che continua a segnarlo anche ora, visto che a causa di una scheggia di granata soffre dolori molto forti e per combatterli assume eroina, con tutto quel che ne comporta.
August Emmerich vive con la compagna e i figli di lei, che ama come se fossero suoi, ma i problemi continuano a tormentarlo e perseguitarlo anche nella sfera affettiva ed emotiva, come vedremo leggendo il romanzo.
Diamo quindi uno sguardo alla trama de Il secondo cavaliere.

Poco dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1919, Vienna è una città irriconoscibile rispetto a quella che era anche solo pochi anni prima. La rovina dell’Impero austro-ungarico ha avuto ricadute disastrose sulla sua capitale, che giace ora in uno stato di profondo dissesto economico e grande abbandono morale: l’humus ideale per coltivare ingiustizie e disparità.

In una Europa che ha perso circa otto milioni di soldati e che ne ha quasi altrettanto feriti più o meno gravemente, che ha subito perdite anche fra la popolazione civile, nella quale imperversano malnutrizione, tubercolosi e altre malattie, Vienna offre uno spettacolo ancora più squallido e tragico rispetto a molte altre città, proprio per via del suo splendore e magnificenza appena passati.

Affollata di reduci in condizioni pietose, assediata dalla fame e dalla miseria, in un clima emotivo che oscilla fra rabbia, disperazione e frustrazione, Vienna diventa il dominio dei trafficanti di borsa nera e terreno di caccia ideale per ogni tipo di predatore.

E un predatore ha scelto un tipo di preda molto particolare: uccide i reduci. E non qualsiasi reduce incontrato casualmente, ma i reduci appartenenti a un gruppo ben selezionato.
Li uccide camuffando il tutto come un suicidio ma troverà sulla sua strada l’ispettore August Emmerich.

L’ufficiale di polizia era sulle tracce di un borsanerista proprio nei pressi della zona del bosco nella quale è accaduto il tutto, e quando il caso viene archiviato come suicidio non ci sta e, pur non facendo parte della Omicidi, cercherà di investigare con ogni mezzo possibile.

L’indagine lo porterà a scoprire legami e segreti che affondano nel passato e Emmerich finirà con il dare fastidio a persone potenti, mettendo a rischio vita e carriera.

Volendo racchiudere, molto sbrigativamente e semplificando al massimo, Il secondo cavaliere dentro alcune coordinate letterarie, potremmo citare da un certo punto di vista e sotto certi aspetti Babylon-Berlin di Volker Kutscher, e per altri versi Addio a Berlino di Christopher Isherwood.

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Il secondo cavaliere
  • Beer, Alex (Autore)

Articolo protocollato da Elvezio Sciallis

Elvezio Sciallis è stato uno dei più attenti e profondi conoscitori di narrativa e cinema di genere horror. Ha collaborato per molti anni con La Tela Nera e con Thriller Café prima della sua tragica scomparsa nel maggio 2019.

Elvezio Sciallis ha scritto 243 articoli:

Libri della serie "August Emmerich"

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