Il sonnambulo - Lars Kepler

Si intitola “Il sonnambulo” l’ultimo romanzo di Lars Kepler, edito da Longanesi e tradotto da Andrea Bernardini, che ha ancora una volta per protagonista il detective Joona Linna, commissario del NOA, il reparto nazionale operativo di Stoccolma. Con questo romanzo, giungiamo alla decima avventura di questo personaggio, uno tra gli investigatori più popolari dei thriller degli ultimi quindici anni. Per chi non lo sapesse, Lars Kepler è uno pseudonimo (Lars per Stieg Larsson e Kepler per l’astronomo cinquecentesco Keplero) che nasconde i coniugi scrittori Alexandra Coelho e Alexander Ahndoril, che hanno creato questo personaggio di successo con il primo romanzo della serie: “L’ipnotista”, che risale al 2009.

Siamo in una Stoccolma fredda e prenatalizia e un killer sanguinario uccide un uomo facendolo a pezzi con un’accetta. Il delitto avviene in una roulotte che staziona in un campeggio chiuso, ma ciò che colpisce, al di là dell’efferatezza del crimine, è che sul luogo la polizia trova un giovane ragazzo che sostiene di essere lì a causa del suo sonnambulismo. Joona Linna non gli crede e le circostanze portano a fermarlo e a condurlo in carcere. Nei giorni successivi, però, avviene un secondo delitto con le stesse modalità e la polizia è costretta a scarcerare Hugo, il ragazzo sonnambulo. Ancora il NOA non vuole ammettere di essere di fronte a un serial killer, ma quando nei giorni seguenti arriva un’altra vittima, la situazione va ammessa per quello che è. Una donna anziana, che la polizia comincia a chiamare “la vedova”, compie agguati nei confronti di uomini che tradiscono le proprie compagne e li massacra a colpi di accetta. L’unica speranza è che Hugo, accorso alla roulotte in preda al sonnambulismo, possa aiutare a decifrare l’enigma.

I Kepler (permettetemi di chiamarli così) costruiscono una storia avvincente e credibile, a dispetto della lunghezza che non è sicuramente contenuta. Ci sono nuovi personaggi che irrompono sulla scena, insieme a Joona Linna e a Erik Maria Bark, il famoso cultore dell’ipnosi che era comparso fin dal primo romanzo. Sono tendenzialmente personaggi problematici, border line, che ben si inseriscono nell’atmosfera spettrale e nevosa di una Stoccolma grigia e sofferente, una città di cui i Kepler ci mostrano spesso i luoghi più brutti, le periferie desolate, le zone industriali abbandonate. E poi c’è Hugo Sand, il sonnambulo, che occupa un ruolo centrale nel libro, perché è scavando in quella zona misteriosa del cervello nella quale si costruiscono e si sedimentano i sogni, che gli scrittori ci aiutano a decifrare i segreti del caso. Una zona che incuriosisce molto gli autori, che affascina molti scienziati in giro per il mondo, perché è un luogo inesplorato e poco accessibile, quello dove si custodiscono verità inconfessate, realtà insondabili.

Senza dubbio è la mente che affascina Lars Kepler, ciò che grazie al ragionamento si può ottenere quando il cervello viene utilizzato nel pieno delle sue facoltà e si lascia spazio alla razionalità, attraverso la quale i delitti si possono risolvere. Ma la mente è anche preda di incubi, di scivolamenti pericolosi, di sogni e paradisi artificiali che ne svelano la potenziale pericolosità, costringendoci a vivere situazioni delle quali possiamo diventare prigionieri.

Proprio la testa delle persone è allora la principale protagonista, mentre il resto della società, le nostre comunità, stanno solo sullo sfondo, perché, nella migliore tradizione degli scrittori scandinavi, l’individuo non trova nei gruppi sociali il suo luogo privilegiato di espressione, ma consuma al proprio interno, nel proprio io, i travagli della vita quotidiana. Una vita che è per gran parte sofferenza e disagio e che neppure la famiglia o gli affetti possono migliorare più di tanto. Solo la determinazione ci può salvare. La nostra forza interiore che ci viene dal profondo e che ci spinge a resistere a un ambiente ostile, dal punto di vista della natura che ci circonda e della società che ci ospita. Quella forza che ci salva e che ci fa costruire il futuro che ci può accogliere, una volta che avremo sconfitto i nostri demoni interiori.

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Il sonnambulo
  • Kepler, Lars (Autore)

Articolo protocollato da Giuliano Muzio

Sono un fisico nato nel 1968 che lavora in un centro di ricerca. Fin da piccolo lettore compulsivo di tante cose, con una passione particolare per il giallo, il noir e il poliziesco, che vedo anche al cinema e in tv in serie e film. Quando non lavoro e non leggo mi piace giocare a scacchi e fare attività sportiva. Quando l'età me lo permetteva giocavo a pallanuoto, ora nuoto e cammino in montagna. Vizio più difficile da estirpare: la buona cucina e il buon vino. Sogno nel cassetto un po' egoista: trasmettere ai figli le mie passioni.

Giuliano Muzio ha scritto 148 articoli:

Libri della serie "Joona Linna"

Il sonnambulo – Lars Kepler

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