Einaudi non ci lascia a secco e anche nel 2018 somministra l’annuale e indispensabile dose di Joe R. Lansdale con Il sorriso di Jackrabbit.
Pubblicato in lingua originale con il titolo di Jackrabbit Smile, Il sorriso di Jackrabbit arriva a noi con la traduzione di Luca Briasco nella collana Stile Libero Big.
Il ciclo di Hap & Leonard è sicuramente la produzione più nota e diffusa del grande autore texano, anche se Joe Lansdale è talmente prolifico ed eterogeneo da rendere difficile tenere traccia di tutte le sue mosse letterarie.
Ma ultimamente, per sua stessa ammissione, lo scrittore americano si è mostrato sempre più attento e concentrato nei confronti di questo originalissimo e indimenticabile duo e fra racconti e romanzi ha aumentato il ritmo degli incontri con questi scalcagnati investigatori.
E Il sorriso di Jackrabbit, naturalmente, condurrà Hap e Leonard all’ennesima indagine tanto assurda quanto pericolosa, che li porterà a confrontarsi con quello che è un classico per la coppia: una setta-culto.
Avevamo lasciato Hap e Leonard circa nove mesi fa con Bastardi in salsa rossa, il decimo capitolo delle loro indagini, anche se in mezzo alle loro avventure più importanti ci sono tanti racconti che li hanno come protagonisti, racconti che, a dar retta alloro creatore, sono fra le cose migliori del duo e che, riuniti in volume, latitano ancora nelle nostre librerie.
Ma stavamo parlando di sette e culti, e di come rappresentino per molti versi l’antagonista ideale per Hap e Leonard: andiamo a scrivervi qualche parola in più sulla trama de Il sorriso di Jackrabbit.
Niente potrebbe sembrare più distante e scollegato di Hap, un white trash dalle tendenze bellicose e ribelli e Leonard, un poco credibile eppure coerentissimo mix di repubblicano convinto, nero, gay e veterano del Vietnam. Eppure i due sono amici per la pelle, ne hanno passate tantissime insieme, si fidano uno dell’altro e sanno guardarsi le spalle a vicenda.
E per i due è una giornata di quelle importanti, indimenticabili, visto che finalmente Hap sta per convolare a nozze con l’adorata Brett (che, incidentalmente e tecnicamente, è il capo di entrambi) ma, mentre e tutto impegnato a voltare, rigirare e arrostire hot dog per tutti gli ospiti arrivati per le nozze, ecco che alla festa si presentano due personaggi non invitati e anche poco desiderati.
Si tratta di due pentecostali, rispettivamente madre e fratello di Jackie Mulhaney, una giovane già irrequieta e poco reperibile da anni, ma che da alcuni mesi è definitivamente scomparsa anche all’interno del gruppo di buoni a nulla che amava frequentare. La polizia non intende occuparsi di un caso simile, motivo in più per Hap e Leonard per ficcare il naso e accettare l’incarico.
Quel che i due ancora non sanno è che seguendo le tracce della scomparsa finiranno per scornarsi con una setta che è convinta che Gesù tornerà presto in terra, aiutato da un folto gruppo di uomini-lucertola. E quindi, come se non bastasse ave accettato un incarico da parte di alcuni suprematisti bianchi, i due dovranno confrontarsi anche con degli adoratori di rettili antropomorfi…
Con Il sorriso di Jackrabbit il ciclo di Hap & Leonard è al momento completamente pubblicato in Italia in tutti i suoi undici romanzi:
Una stagione selvaggia (Savage Season, 1990 – Einaudi, 2006); Mucho Mojo (Mucho Mojo, 1994 – Bompiani); Il mambo degli orsi (Two-Bear Mambo, 1995 – Einaudi, 2001); Bad Chili (Bad Chili, 1997 – Einaudi, 2003); Rumble Tumble (Rumble Tumble, 1998 – Einaudi, 2004); Capitani oltraggiosi (Captains Outrageous, 2001 – Einaudi, 2005); Sotto un cielo cremisi (Vanilla Ride, 2009 – Fanucci, 2009); Devil Red (Devil Red, 2011 – Fanucci, 2010); Honky Tonk Samurai (Honky Tonk Samurai, 2015 – Einaudi, 2015); Bastardi in salsa rossa (Rusty Puppy, 2017 – Einaudi, 2017) e infine Il sorriso di Jackrabbit (Jackrabbit Smile, 2018 – Einaudi, 2018).
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