Il teatro dei delitti - Marcello Simoni

Cari amici di Thriller Cafè oggi ci occupiamo de “Il teatro dei delitti”, romanzo di Marcello Simoni edito da Newton Compton.

“Un giallo irrisolvibile, perché a teatro non tutto è come sembra”.

Siamo a Firenze, durante il perdio di Carnevale dell’anno 1794.

Nel Teatro della Pergola va in scena lo spettacolo chiamato “Le feste d’Iside” e siamo appena al primo atto dell’opera lirica quando un urlo di terrore riecheggia tra gli spettatori. La voce è femminile e mette in allarme tutti i presenti a teatro al punto che lo spettacolo viene interrotto tra lo stupore generale. Tra questi c’è Vitale Federici che sta seguendo lo spettacolo in compagnia del suo giovane discepolo Bernardo della Vipera dalla balconata del granduca di Toscana.

Federici su autorizzazione del Granduca si precipita ai palchetti dai quali è sopraggiunto lo strepito. A urlare è stata la contessina Ludovica di Corvino, persuasa di aver visto una donna che veniva decapitata sotto un’arcata del fondale scenico.

Federici è confuso dalle prime dichiarazioni degli spettatori e dai suoi stessi occhi che non hanno notato niente di anomalo durante lo spettacolo: com’è possibile che nessun altro si sia accorto di un delitto di tale portata? Deciso a indagare Federici trascina il suo fedele discepolo nei meandri del teatro, fin dietro e sotto al palco per seguire le tracce di quello che pare essere un macabro omicidio.

All’interno di un teatro però, tra attori e ballerine, addetti ai lavori e aristocratici, la realtà si mischia alla finzione, intrecciandosi in pericolosi giochi di specchi. La soluzione dell’enigma si presenta però sempre più ingarbugliata, indizio dopo indizio, e all’interno di un teatro ricco di misteri e segreti la coppia di investigatori avrà l’impressione di essere entrati loro stessi a far parte di un’enigmatica messa in scena.

Simoni è autore di thriller storici di livello assoluto ma con la serie su Vitale Federici si cimenta in gialli storici che dimostrano una volta di più le sue abilità narrative e in questo caso le sue qualità di giallista. Questo “gioiellino” ambientato in un famoso teatro fiorentino, né è la prova e non a caso l’autore ha vinto il premio Bancarella. A nostro avviso una delle qualità migliori del romanzo è la rapidità con cui si snoda, senza inutili scene o trame narrative che potrebbero depistare il lettore nella sua ricerca della soluzione del dilemma. L’indagine è veloce, il romanzo non presenza nessun tempo morto. Le scene si susseguono a un ritmo incessante e Simoni dimostra una capacità notevole di dare la sensazione al lettore che il tempo della lettura scorra di pari passo con l’indagine dei protagonisti e gli eventi narrati, dall’inizio alla fine. Il lettore si trova a seguire Vitale Federici e Bernardo della Vipera lungo i corridoi angusti del teatro, sul proscenio e sotto al palco dove le luci e le ombre del teatro creano scherzi ottici e false immagini. I fatti si svolgono nel tempo di un reale spettacolo teatrale e complice la brevità del romanzo donano l’effetto che Vitale Federici risolva il delitto con una rapidità e competenza tale da lasciarci senza fiato. Il finale inaspettato giungerà come una stilettata, perché a teatro si sa: non tutto è come sembra.

Marcello Simoni

Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, suo romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. Ha vinto inoltre il premio Stampa Ferrara, il premio Salgari, il premio Ilcorsaronero e il premio Jean Coste. La saga che narra le avventure di Ignazio da Toledo ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di thriller storici: i diritti di traduzione sono stati acquistati in venti Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi bestseller, tra cui La taverna degli assassini, la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga, vendendo oltre un milione e mezzo di copie.

Recensione di Patrick Landi.