Dopo una vita dedicata allo studio ed all’insegnamento ad alti livelli delle regole di economia e finanza, giunto all’amara conclusione che- rispetto alle sue convinzioni- abbiano “vinto gli altri”, il prof. Oddasso, romano di nascita e milanese di amorevole adozione ci regala un’altra avventura del suo capitano Petrone. È più facile scrivere un romanzo giallo che seguire quel mondo, mi ha confessato in una frizzante puntata di Risolto Giallo che porta un numero considerevolissimo di visualizzazioni.
Sarà, se lo dice lui ci si può credere, perché Oddasso è al quinto volume, anche stavolta immediatamente riconoscibile dalla effige dell’animale citato nel titolo (azione captive, me l’ha definita lui, per cogliere lo sguardo dell’acquirente confuso che entra in libreria e si ritrova tra centinaia di offerte letterarie). E dopo farfalla, cobra, pipistrello e mantide, arriva l’aracnide e con lui un cambio di passo narrativo, perché questa storia si avvicina molto al genere spy-romance, facendo l’occhiolino all’amato agente 007 (nella versione Roger Moore, non scherziamo), con una pletora di donne fascinose, cattive e battagliere, quasi simboli di archetipi tipicamente maschili ma che ti immagini indossino tanga di pizzo sotto alle mimetiche e poi riescono a disarmarti … con una scenata di gelosia!
E di citazioni cinematografiche e musicali la storia è ricca, segno di una deliziosa modestia dell’autore ben consapevole che- come disse qualcuno- ogni volta che scrivi qualcosa, siano parole o musica, stai insegnando qualcosa, quindi attenzione! Ben venga il riferimento a chi, prima di noi, ha fatto bene. Oddasso scrive con fluidità, ma non riesce ad evitare una terminologia ricercata, godibilissima per chi, come lui e come la sottoscritta, non abdica al bel sinonimo solo per farsi leggere velocemente. E’ un uomo gentile, dal tratto elegante e dalle frequentazioni di spessore. Non le ostenta, ma neppure le nasconde. Omaggia neppur tanto velatamente le persone che stima e che ama (nella Geneviéve moglie di Petrone ci immaginiamo molto della sua consorte, per dire) e regala i diritti di autore ad un laboratorio romano, fucina di grandi iniziative, quale è il campus biomedico, che si è inventato il cane anticovid, la mano bionica tattile, non prensile, il cane che annusa il tuo stato di salute. Ragazzi straordinari che non devono assolutamente espatriare.
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