A che gioco gioca con noi la bravissima Rachel Abbott, con questo suo sorprendente romanzo? Un gioco di specchi forse, o il gioco di un mistero creato apposta per nasconderne un altro, quello vero? Rachel ci conduce in Cornovaglia, la terra più  misteriosa delle isole britanniche, nella sontuosa villa del giovane, bello e ricchissimo Lucas Jarret, uomo di grande fascino: “Forse il suo ascendente derivava dal passato: è il ragazzo che quando erano adolescenti aveva il potere di includere o escludere gli altri dalla propria cerchia.”, ci dice di lui l’autrice. Ma, a quanto pare, Lucas ha trovato qualcuno in grado di affascinare lui, Nina Balanguer, una ragazza francese di umili origini che lavorava come hostess in una convention della sua famosa Fondazione; ora sta per sposarla e ha invitato nella sua dimora gli amici più cari. Come Matt e Jenna Hudson, sposati da tre anni ed ora un tantino in crisi. Il romanzo si apre proprio con un primo piano del loro non spensierato viaggio da Londra alla Cornovaglia. Capiamo che Jenna non è entusiasta di andare da Lucas: la forte personalità di quello che è il miglior amico di suo marito un po’ la irrita, un po’ la inquieta, molto, forse troppo, la attrae.

Ma il matrimonio tra Lucas e Nina non s’ha da fare, e non si fa. Alex, giovane e amatissima sorella di Lucas muore annegata. Il suo corpo viene ritrovato sulla vicina spiaggia dov’era andata a fare una nuotata. Suicidio sembra stabilire una messaggio trovato sul suo telefonino. Le nozze vengono annullate. La tragedia sconvolge Luca, ma anche Matt. I due erano cresciuti insieme e Alex era sempre stata la loro inseparabile compagna di giochi; per Matt forse qualcosa di più.

E’ incantevole la maestria con la quale la Abbott gioca sulla dipendenza emotiva che i coniugi Hudson hanno ciascuno verso la famiglia Jarrett. A questo punto, pur sviluppando il tipico plot di ogni romanzo giallo che si rispetti, cioè la comparsa dell’investigatore, l’autrice introduce però anche un nuovo piano di intrigo sentimentale. Perché incaricata delle indagini è la giovane e bella sergente Stephanie King, della polizia locale, ma a lei si affiancherà il detective Gus Brodie, quando rientrerà da una missione fuori sede. E Gus è l’ex di Stephanie. Ma proprio ex?

Comunque sarà la giovane sergente, con caparbio scrupolo e una capacità di osservazione degna del suo connazionale Holmes ad arrivare a sciogliere il mistero nel mistero. A guidarla sarà un tatuaggio.

Rachel Abbott, con questo suo ottavo romanzo che Piemme manda in libreria in questi giorni, si conferma maestra di intreccio, di analisi psicologica, di sapiente scenografa di ambienti. Del resto le scenografie sono la specialità di Rachel, vi farà piacere sapere che in parallelo alla sua attività di scrittrice, questa inglesissima signora, insieme all’amato marito, anni fa acquistò e restauro un ex monastero in Toscana e lo trasformò, con successo, in un resort destinato ad ospitare sontuosi matrimoni. Ma tuttora la Abbott e suo marito conservano uno stabile legame con l’Italia: hanno trasferito la loro attività di wedding planner nelle Marche dove risiedono buona parte dell’anno.

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Articolo protocollato da Fausto Tanzarella

Fausto Tanzarella è nato a Taranto nel 1951, dal 1975 vive a Siena; laureato in giurisprudenza ha lavorato nei servizi legali di un istituto di credito. Editore, pubblicista e scrittore, è autore di una serie di romanzi gialli ambientati nella Siena del XIV secolo: “I giorni del corvo” 2009; “Un’ombra nera”, 2011; “Il codice dei corpi”, 2015; “Affresco” 2017 e da ultimo, nel novembre 2021, “Prigionieri del sangue”; tutti editi dalla Pascal Editrice. Tanzarella ha pubblicato anche due gialli di ambientazione moderna: “Via delle Vergini” (Mauro Pagliai editore) con il quale è risultato finalista nel premio letterario “Garfagnana in giallo” 2014 e il “Il cerchio del fantasma”, Oakmond Publishing, 2018.

Fausto Tanzarella ha scritto 58 articoli: