Oggi vi propongo un incipit di un maestro del noir: Jim Thompson. Non lo conoscete? Male. Si tratta di uno che come pochi è capace di far parlare e agire in modo incredibilmente inquietante i criminali dei suoi romanzi. Il libro che ho scelto è “L’assassino che è in me”, che inizia così:
Avevo finito la torta e stavo prendendo una seconda tazza di caffè quando lo vidi. Il treno merci di mezzanotte era arrivato da pochi minuti e lui stava sbirciando da dentro il ristorante da un lato della vetrina, quello più vicino alla stazione, riparandosi gli occhi con la mano e battendo le palpebre per la luce. Vide che lo guardavo e il suo volto tornò a svanire nell’oscurità. Ma sapevo che era ancora lì. Sapevo che stava aspettando. I barboni mi prendono sempre per un bersaglio facile.
Il consiglio mi pare facile: fidatevi (molto) poco del protagonista 😉
L’assassino che è in me, di Jim Thompson: compralo su Amazon!
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