Quando ho scoperto questo libro, cercando qualche spunto in rete ho trovato che l’autore di mestiere fa il professore in un noto liceo classico milanese.

Anche la vicenda raccontata nel romanzo è ambientata in contesto scolastico, per cui mi sono immaginata una trama un po’ all’americana, dove i bulli schiavizzano i nerd, le belloccette si riempiono di selfie ed alcool e uno sfigato, alla fine, spara ammazzandone parecchi. Anche l’immagine di copertina rimandava a scenari già visti, forse più in tema horror, con quel collegio affacciato sul fiume dalle finestre fiocamente illuminate.

Poi Antonio è stato ospite a Risolto Giallo ed ha portato il suo essere un professore gentile, magari un filo timido, innamorato del suo mestiere e quasi in colpa verso i suoi studenti, per i quali la scuola dovrebbe fare di più.

La scuola è la protagonista dei suoi Intrighi e Morte, ma il romanzo è tutt’altro che un dejavu. La vicenda inizia sordida, col suicidio del custode e la scoperta di una doppia vita, tra quelle stesse mura dove, al calar delle tenebre, vengono ospitati festini e ninfette minorenni. Ma dietro alle quinte non c’è il custode, che si scopre in realtà essere stato la prima vittima di un vizio a cui trascinato dalla vera anima scura del romanzo. Si chiama Nicola Arsutti, è un ragazzo, e nel corso della narrazione cambierà connotati più volte, dal giovanetto problematico al timido innamorato, passando per le mura di una galera che potrebbe inghiottirlo o redimerlo, da cui esce nuovamente modificato.

Una storia d’amore e poi di persecuzione, una fibra personologica destinata a moltiplicare le sofferenze per chi lo incontra e soprattutto per chi ha l’avventura di fidarsene, di innamorarsene.

Un ritmo serrato, a tratti angoscioso, come la vita di certi, anzi, di molti ragazzi.

Un ritratto empatico di una generazione sola, sbandata, sfilacciata e ancora bellissima.

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Articolo protocollato da Alessia Sorgato

Alessia Sorgato, classe 1968, giornalista pubblicista e avvocato cassazionista. Si occupa di soggetti deboli, ossia di difesa di vittime, soprattutto di reati endo-famigliari e in tema ha scritto 12 libri tra cui Giù le mani dalle donne per Mondadori. Legge e recensisce gialli (e di alcuni effettua revisione giuridica così da risparmiarsi qualche licenza dello scrittore) perché almeno li, a volte, si fa giustizia.

Alessia Sorgato ha scritto 121 articoli: