Un uomo mite, un professore.
Il classico vicino di casa che si inviterebbe al barbecue in giardino, a scambiare quattro chiacchiere davanti ad una birra ghiacciata, a parlare del tempo, di sport, di politica.
Una persona amabile, insomma.
Un serial killer, costruito e pagato dal sistema per uccidere con un’efferata crudeltà, senza fermarsi davanti a niente ed a nessuno.
Italo Bonera ricostruisce il percorso di una redenzione al contrario che si struttura in un climax di violenza e brutture, sangue ed omicidi, morte e rabbia.
“Io non sono come voi” è la storia di un cittadino come tanti, incastrato e destrutturato da un regime sadico e totalitario.
In un mondo futuribile, una sorta di realtà “attraverso lo specchio” che altro non è che questo mondo amplificato e distorto, un insegnante viene accusato ingiustamente e condannato a scontare un “lavoro socialmente utile” al servizio della Divisione Terza del Direttoriato.
L’attività?
Dimenticate le classiche assistenza agli anziani o le pulizie di pubbliche strade, no.
Qui si parla di uccidere, uccidere su commissione.
E’ questa la parabola ascendente di un mostro creato dall’ambiente, un mercenario costretto a rinnegare la sua stessa natura per mettersi al servizio del sistema contro cui, infine, si ribellerà.
Un Thriller scritto per immagini, un “film che si legge” come vuole la più recente tradizione noir, dal rimo incalzante che lascia poco spazio alla retorica pomposa e trasmette messaggi come un pugile navigato trasmetterebbe il suo disappunto: con i pugni.
Bonera traccia la tela di una novel gradevole alla prima lettura, e forse ancor più interessante alla seconda visione, quella che va al di là del mero significante per comprendere il significato più profondo del testo: denuncia sociale e disprezzo per una società che, sebbene non ancora esistente, si configura come il “possibile sviluppo” (una sorta di dark word, to speak english) di questo mondo.
Una realtà verso la quale si potrebbe scivolare facilmente, a meno che non si faccia un po’di attenzione.
Bonera non sarà Philip K.Dick, ma di sicuro con la fantascienza ci sa fare.
Ed anche con il thrilling non scherza per nulla, con quello stile senza fronzoli che ammicca al legal Thriller di Grisham (pur senza sfociare nel genere) e tinge di rosso ogni riga tenendo il lettore incollato alla pagina, affascinato dal lento procedimento di trasformazione che l’ambiente può avere sul cittadino.
Un bel romanzo.
Una delle penne italiane da tenere d’occhio con assoluta curiosità.
Io non sono come voi, di Italo Bonera: lo trovi su IBS
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