La segnalazione odierna di Thriller Café è per Io sono tornato (Season of Fear in originale) di Brian Freeman, nono romanzo nella carriera dello scrittore e secondo titolo avente come protagonista il detective Cab Bolton.
Quando il romanzo di esordio di uno scrittore di thriller vince il Macavity Award come migliore opera prima e arriva finalista agli Edgar Awards, è comprensibile che l’appassionato si incuriosisca e dedichi fiducia e tempo di lettura allo scrittore in questione. E Brian Freeman, che Thriller Café ha intervistato tempo fa, ha sempre ripagato questa fiducia, diventando nel giro di pochi anni un beniamino del pubblico, anche grazie a una prolificità regolare (in pratica un romanzo all’anno dal 2005 in poi) che ha reso ben noto il tenente di polizia Jonathan Stride, per ora apparso in sette titoli.
Ma non a Stride, dicevamo, è dedicato Io sono tornato, che vede invece protagonista quel Cab Bolton apparso ne Il dubbio e che è figura ben anomala di detective: così ricco da non aver bisogno di lavorare, finito in polizia più che altro per curiosità, brivido e divertimento.
Sempre elegante e poco ossequioso verso le autorità, Cab non sembra nemmeno appartenere al distretto.
E Io sono tornato non si riferisce certo al rientro in scena di Bolton…
Lake Wales, Florida. Una raccolta fondi per la corsa a governatore, un killer mascherato, un bagno di sangue pubblico che lascia a terra ben tre corpi, poi più nulla per dieci anni.
Fino a questo momento: la vedova del politico ha deciso di entrare in corsa per la carica di governatore e, puntuale, le arriva una lettera anonima contenente poche, terribili parole, “Io sono tornato”.
A investigare troviamo Cab Bolton: sua madre, una nota attrice di Hollywood, è amica della vedova e c’è un passato misterioso e complicato condiviso dai tre.
Quel che Bolton non sa è che la sua indagine potrebbe scoperchiare segreti risalenti a dieci anni prima, e questo potrebbe non piacere a qualche politico importante e potente.
Così come potrebbe non piacere al redivivo killer…
Continua quindi l’intensa storia di amore editoriale fra Piemme e Brian Freeman, e i suoi lettori che già lo apprezzano per i romanzi della serie di Jonathan Stride potranno gustare un curioso ed efficace cambio di marcia e tono con un Cab Bolton ben diverso dal detective di Duluth.
Da parte nostra, sicuramente un incoraggiamento a leggerlo.
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- Freeman, Brian (Autore)