Seppur con i consueti intoppi per quel che riguarda la cronologia, Pierre Lemaitre è giustamente diventato un beniamino del pubblico italiano grazie all’opera congiunta di Fazi e Mondadori, che hanno tradotto e pubblicato anche qui da noi alcuni suoi titoli, per la precisione L’abito da sposo e Lavoro a mano armata la prima e Alex e Ci rivediamo lassù la seconda.
E tocca proprio a Mondadori continuare a diffondere i romanzi di questo ottimo autore francese: è da pochi giorni disponibile, in Strade Blu, Irène (Travail soigné, 2006) per la traduzione di S. Ricciardi e si tratta di un titolo che non può mancare nella biblioteca di chi ha apprezzato Alex e la figura di Camille Verhoeven.
A chi ha già letto Alex viene ora chiesto un piccolo sforzo di lettura in più, visto che Irène è in realtà il primo romanzo della serie del commissario Camille Verhoeven ed è apparso in patria cinque anni prima di Alex.
Il commissario Camille Verhoeven è una persona felice e soddisfatta dalla vita, in particolare grazie al suo matrimonio con Irène, dalla quale attende il primo figlio. E proprio il suo lavoro, mettendolo ogni giorno a confronto con i peggiori crimini e un vasto mare di sofferenza, lo aiuta a capire quanto egli sia fortunato.
Ci sono però momenti in cui è difficile avere speranza e l’omicidio che deve ora indagare è uno di questi momenti: due cadaveri di donne decapitate e fatte letteralmente a pezzi, una scena atroce che è difficile cancellare dalla mente.Verhoeven però riesce a non farsi distrarre e individua subito una possibile traccia: la messa in scena del delitto ricorda con estrema precisione alcune pagine di James Ellroy. Con troppa precisione perché possa trattarsi solo di una coincidenza. E i crimini che faranno seguito confermano la sua intuizione: c’è all’opera un serial killer che si ispira a noti romanzi noir per il suo macabro teatrino di morte.
Il commissario non riesce però a convincere stampa e autorità e si trova drammaticamente solo contro l’assassino, un mostro che sembra conoscere ogni segreto di Verhoeven e intende usare questa conoscenza per il più micidiale dei confronti…
Chi già conosce questo autore sa bene che, oltre a un ottimo stile, il suo principale punto di forza è probabilmente la straordinaria gestione delle svolte e dei colpi di scena, e anche questo romanzo non mancherà di confermare questa sua abilità.
In questo caso però si aggiunge una notevole dose di ragionamenti “meta” sulla narrativa noir, senza che queste considerazioni appesantiscano mai la lettura.
Irène è opera di gran livello e importanza nel panorama moderno del genere e, invitandovi alla sua lettura, ci auguriamo che Mondadori recuperi quanto prima anche gli altri romanzi della serie del commissario Verhoeven.
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- Lemaitre, Pierre (Autore)