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Cari lettori del Thriller Café, oggi siamo lieti di ospitare al nostro bancone lo scrittore Federico Montaldo e di presentare il suo primo romanzo, Isabelita, pubblicato da Bookabook.

È la torrida estate del 2021. Durante il Pride, un delitto di chiara matrice omofobica scuote Genova e solleva un polverone: una trans colombiana viene trovata morta, uccisa in modo inconsueto. Trovare l’assassino non è facile, anche in virtù della grande affluenza di gente alla manifestazione, perciò il vicequestore Alvise Loredan, esperto, vicino alla pensione, amante del mare, chiede aiuto a qualcuno che con le immagini ha molta dimestichezza: il suo amico Pascal Simeoni, noto fotoreporter abituato a studiare molte immagini con occhio critico. Quella che li attende sarà un’indagine in bilico tra un passato recente ancora duro da affrontare ed un presente in cui dominano intolleranza ed ipocrisia.

L’autore, Federico Montaldo, vive e lavora a Genova, è avvocato specializzato in diritto civile-commerciale e diritto della fotografia.

Da tempo si occupa di divulgazione della cultura fotografica promuovendo incontri a tema e curando mostre e progetti editoriali. È autore di diverse pubblicazioni tra cui: Nuraxi Figus, Ultima miniera (Emuse, 2018), un reportage fotografico sull’ultima miniera di carbone in Italia; Manuale di sopravvivenza per fotografi. Diritti, Obblighi, Privacy (Emuse, 2019); Ivo Saglietti. Lo sguardo inquieto (Postcart, 2021); G8/Venti. Un sogno in sospeso (Emuse 2021).

Isabelita è il suo primo romanzo. Per permettervi di farvi un’idea del libro, ve ne lasciamo di seguito un estratto. Buona lettura!

Venerdì 11 Giugno

– Per carità. Non dico che non siano gradevoli. Ma vuoi mettere le sarde in saor?, fece Alvise.

Pascal scolò con un’unica sorsata il rosé che rimaneva nel bicchiere, osservando dall’alto del terrazzo della sua casa al Righi, la parte più alta di Genova, il distacco dal molo del traghetto in partenza per la Sardegna.

– Ma quali sarde… Queste sono acciughe amico mio! Le vere signore del mare! Me le regala il mio amico pescatore di Camogli. Le metto io sotto sale nell’arbanella di vetro. Devono riposare almeno due mesi, rilasciando il loro liquido, sotto il peso di un sasso della spiaggia.

– Di Camogli?

– Si capisce! L’acciuga riconosce se il sasso è di Camogli e reagisce di conseguenza…

– Ma va in mona! Tu e l’acciuga di Camogli! Versami ancora un po’ di quel vinello scemo che piace a te. Giusto un mezzo Corso come te può tracannare quel liquido. Dove lo prendi poi? Anche a cercarlo non dev’essere facile.

Le dispute culinarie Genova-Venezia, come più in generale quelle tra le due ex Repubbliche Marinare, sono uno dei maggiori piaceri a cui i due amici amano abbandonarsi ogni volta che si incontrano.

– Che poi tutta ‘sta partigianeria per Genova non è mica tanto comprensibile, incalzò Alvise. – La Repubblica di Genova ha sfruttato la Corsica per secoli. L’ha deforestata, impoverita e affamata. E poi, dopo averla ripulita come un osso l’ha smollata ai francesi, a grattarsi le rogne degli indipendentisti. Con buona pace di Pasquale Paoli e compagni. Che se poi se la fosse tenuta ancora solo un paio d’anni Buonaparte sarebbe al massimo diventato Sindaco di Ajaccio, risparmiando all’Europa milioni di morti.

Dalla casa di Pascal la città appare come disegnata sulle antiche carte medievali, racchiusa tra i forti e il mare. Il traghetto sta lentamente avviandosi verso l’uscita del porto, scivolando sull’acqua immobile, in quell’ora di giugno che non è più giorno ma non è ancora notte.

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Isabelita
  • Montaldo, Federico (Autore)

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