Jane e il segreto del medaglioneCe la vedete Jane Austen detective? Stephanie Barron sicuramente sì, visto che è arrivata al terzo romanzo con l’autrice di Orgoglio e pregiudizio nelle inconsuete vesti d’investigatrice. Il terzo capitolo (su nove, finora) di queste inattese avventure s’intitola Jane e il segreto del Medaglione e si tratta di un giallo chiaramente ambientato nell’Inghilterra di epoca Regency.
Siamo nel 1804, ed è quasi Natale. Jane non ne può più dell’atmosfera di Bath e quando il suo vecchio amico, Lord Harold Trowbridge, le propone di fare da accompagnatrice a sua nipote, non se lo fa chiedere due volte. Le due giovani programmano quindi allegri festeggiamenti natalizi, ma una sera si ritrovano involontarie spettatrici di un orrendo omicidio in un teatro. A infittire il mistero, uno strano medaglione contenente l’immagine di un occhio lasciato sul cadavere. Quale messaggio si cela in quell’oggetto? Jane, desiderosa d’avventura, si lancia nelle indagini, capendo molto presto che la verità potrebbe anche costarle la vita.
Questa in sostanza la trama del romanzo imbastita dalla Barron, che ha inserito in uno scenario storico non comune, ma che probabilmente conosce bene (vista la laurea in Storia dell’Europa), le sue compenteze in ambito investigativo (quattro anni nella CIA come Intelligence Analyst per l’Unità Antiterrorismo). Le premesse per un buon libro, indipendentemente dalla scelta della protagonista, credo quindi ci siano. Quanti di voi sono curiosi a riguardo?

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Articolo protocollato da Giuseppe Pastore

Da sempre lettore accanito, Giuseppe Pastore si diletta anche a scrivere e ha pubblicato alcuni racconti su antologie e riviste e ottenuto vittorie e piazzamenti in numerosi concorsi letterari. E' autore (assieme a S. Valbonesi) del saggio "In due si uccide meglio", dedicato ai serial killer in coppia. Dal 2008 gestisce il ThrillerCafé, il locale virtuale dedicato al thriller più noto del web.

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