La babysitter perfetta - Sheryl BrowneLa recensione di oggi al Thriller Café è per La babysitter perfetta di Sheryl Browne, edito da Garzanti con traduzione a cura di Paola Bertante.
Mark è un ispettore investigativo dedito anima e corpo al proprio lavoro, scrupoloso, assillato da alcuni fantasmi dell’infanzia che non gli impediscono però di essere un ottimo padre; Melissa, sua moglie, è una madre amorevole e una scultrice in cerca di affermazione, una donna forte e fragile allo stesso tempo: insieme sono una coppia splendida e innamorata, due persone che si sostengono, comprendono e compensano, genitori di due bellissime bambine.
Le indagini senza orario di Mark e la necessità di Melissa di avere un po’ di tempo per sé e per le proprie ambizioni, portano la coppia a prendere in considerazione l’idea di assumere una babysitter che possa dar loro una mano e, con sincronismo ineccepibile, nella loro vita appare Jade.

Semplicemente perfetta.

Le bimbe la adorano e lei le ama come se fossero sue. Melissa non potrebbe essere più soddisfatta di così e le affida la gestione della famiglia, tornando a occuparsi delle sue sculture; anche Mark apprezza l’efficienza della giovane ragazza così gentile, solerte e premurosa.

Ma.

Il titolo del libro e la frase posta in bella vista sulla copertina – “È brava. Troppo brava” – lasciano intendere senza alcun dubbio quale sarà lo sviluppo del plot: Sheryl Browne decide infatti di far accomodare il lettore in prima fila, all’interno del nucleo familiare, e di renderlo spettatore impotente di una reazione a catena lineare uguale all’effetto domino. Cadrà la prima tessera e le conseguenze saranno un crescendo imprevedibile.
È un thriller in cui quasi tutto è chiaro sin dall’inizio: scelta dell’autrice che nulla toglie al piacere della lettura, anzi. Sfogliando le pagine scopriremo passo dopo passo la personalità della babysitter, la complessità del suo progetto, la spietatezza delle sue azioni. Verranno svelati i retropensieri che si nascondono dietro al sorriso radioso e all’innegabile bellezza del suo viso angelico, le cause della sua mente disturbata e del profondo disagio che la consuma. La Browne è abile anche nel tracciare il profilo psicologico di Melissa e Mark, vittime di un piano ben orchestrato che li porterà a perdere fiducia l’uno nell’altra: i punti deboli della coppia saranno i punti di forza di Jade.
Nonostante, come ho già detto, la struttura del romanzo preveda che la maggior parte del contesto venga rivelata dalle prime battute, La babysitter perfetta ha una buona dose di suspense: l’autrice riesce a far avvertire sulla pelle del lettore un misto di ansia e terrore, di paura dell’irreparabile. I personaggi sono profondamente caratterizzati, il clima inquietante è tangibile, la follia devastante. La prosa limpida e diretta favorisce la scorrevolezza e la velocità della lettura. L’epilogo fa riflettere su temi dolorosi e su come i traumi profondi possano segnare per sempre l’esistenza.

E intanto viene rapita una bambina, Daisy…

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La babysitter perfetta
  • Browne, Sheryl (Autore)

Articolo protocollato da Francesca Mancini

Lettrice appassionata di gialli, thriller e noir da sempre, amo molto anche le serie TV dello stesso genere e di scienza di confine. Ho una passione sfrenata anche per la musica anni ’80, il buon vino, il mare, la famiglia, gli amici veri e la comunicazione non verbale.

Francesca Mancini ha scritto 75 articoli: